Tiziano Barone: “Sono tre le caratteristiche che il mercato del lavoro dal 2008 in poi manifesta in tutte le regioni competitive come la nostra. Perchè dal 2008? A settembre di quell’anno è successa la prima grande crisi finanziaria. Il 2008 segna il punto da cui si riparte. Da quel momento in poi, la prima caratteristica che le regioni hanno avuto è la rapidità con cui si distruggono e ricostruiscono posti di lavoro. A livello regionale abbiamo eliminato più di 95mila posti di lavoro intorno al 2014 e ne abbiamo realizzati più di 200mila a fine 2021”.
Tiziano Barone, Direttore Veneto Lavoro
La provincia di Venezia ha avuto un’incidenza importantissima durante il covid. Si nota proprio una caduta, che a livello veneto è molto meno sensibile. La dimensione della manifattura e delle attività produttive è che siamo ancora sotto i livelli del 2008. Mentre con i servizi siamo andati molto avanti e abbiamo raggiunto i livelli pre-Covid. Con il 2022 questo dato è stato superato ulteriormente.
Anche il settore primario in provincia di Venezia è stabile in leggera crescita, quindi c’è comunque un desiderio di fare impresa nell’agricoltura e, soprattutto, di non subire le circostanze avverse.
Settore terziario
Il conduttore Alfredo Aiello pone una domanda sull’incidenza del settore terziario nell’occupazione complessiva a Venezia.
Tiziano Barone: “Parto dal dato sulle assunzioni avvenute nel 2021. Il 72% delle assunzioni nella provincia di Venezia sono state legate ai servizi. Quindi vuol dire che rispetto al 19% nell’industria, in cui sono state assunte 20mila persone, nei servizi ne sono state assunte 134mila. Il peso dei servizi è rilevante”.
“La stima più semplice e più ragionevole, per avere una valutazione in termini di peso e incidenza, è ragionare sulle nuove assunzioni e sui saldi. Guardando le nuove assunzioni ed i saldi nel periodo ci rendiamo conto se il settore del territorio tira e quanto realizza in termini di risultato. Il dato di stock è complicato. Abbiamo complessivamente 2 milioni di lavoratori, possiamo suddividerli a livello provinciale, ma in realtà per capire quello che sta accadendo è più opportuno ragionare sui movimenti che stanno avvenendo”.