Cronaca

Tenta di soffocare la suocera, arrestato

I carabinieri hanno arrestato un 56enne disoccupato di Codevigo per aver tentato di soffocare la suocera 83enne utilizzando un telo cerato con il quale le stava coprendo il naso e la bocca

Nel pomeriggio di ieri  27 luglio, i militari della Stazione Carabinieri di Chioggia Sottomarina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Venezia, che concordava pienamente con le risultanze investigative conseguite, nei confronti di un 56enne di Codevigo, gravemente indiziato del reato di tento omicidio ai danni della suocera 83enne.

Nello specifico l’uomo, il 13 luglio u.s., si era recato a fare visita all’anziana che si trovava da alcuni giorni ricoverata presso l’ospedale civile di Chioggia, a causa di ischemia cerebrale, con conseguente grave compromissione delle capacità cognitive ed annullamento di quelle motorie.

La donna era ricoverata in una stanza unitamente ad altra paziente assistita da una badante bielorussa, la quale si era allontanata momentaneamente dalla stanza profittando di un momento in cui la propria assistita si era addormentata.

Allorquando faceva ritorno, dopo pochi minuti, la donna dell’est assisteva ad una strana scena, ovvero poteva notare come l’indagato tenesse in mano un telo cerato con il quale stava coprendo il naso e la bocca della suocera, la quale compiva dei movimenti con la testa nel tentativo di liberarsi da quella costrizione.

Nell’altra mano, l’uomo teneva un telefono cellulare di cui fissava lo schermo, probabilmente controllando lo scorrere del tempo mediante un cronometro. Proprio, forse perché impegnato a svolgere questa attività, l’uomo non si avvedeva che la badante era rientrata nella stanza. La donna rimaneva ad osservare la scena per alcuni secondi, sino a quando l’indagato non si accorgeva della sua presenza e non mollava la presa. A quel punto, l’anziana donna riusciva a riprendere fiato, e pian piano la respirazione si normalizzava ed il volto da cianotico tornava roseo.

La badante usciva dalla stanza ed andava ad informare dell’accaduto un’infermiera, facendovi poi ritorno e facendosi spiegare dall’uomo le sue intenzioni. Quest’ultimo sosteneva di aver messo in atto una pratica innovativa sconosciuta anche ai medici per provocare delle reazioni nell’anziana suocera, e mimava nuovamente i gesti compiuti davanti alla testimone che riprendeva con uno smartphone quanto l’uomo stesse mostrando.

L’indagato fingeva anche di effettuare una telefonata nella quale asseriva di aver provato la nuova tecnica e che sarebbe tornato l’indomani per provarci nuovamente.

L’indagato, disoccupato dal 2015 ed anche condizionato dal proprio stato emotivo in relazione alla recente scomparsa della propria madre, è stato plausibilmente mosso dalla preoccupazione per le ingenti spese inerenti le cure dell’anziana suocera, la quale di lì a breve sarebbe stata dimessa e che comunque  è in possesso di cospicui risparmi e di una casa di proprietà.

L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Venezia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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