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Tedeschi tornano a Jesolo come nei mesi pre pandemia

Da oggi fino al 20 giugno si concentrano le feste care ai tedeschi. I dati del presidente dell'Associazione Jesolana albergatori Alberto Maschio indicano una presenza doppia di tedeschi, austriaci e svizzeri rispetto a quella italiana

Previsioni di inizio estate: i dati superano il periodo pre pandemia. Secondo le rilevazioni H-Benchmark, riferite all’occupazione alberghiera, i dati in corrispondenza con le festività care ai turisti tedeschi, sono più che confortanti, confermando le sensazioni delle scorse settimane.

Tedeschi a Jesolo

Ad oggi, l’occupazione media registrata per il periodo 25 maggio – 19 giugno, è del 51%, con picchi del 67% per questo fine settimana, corrispondente all’Ascensione, così come per il Corpus Domini, ovvero il 18 giugno; in mezzo un 65% per il ponte del 2 giugno.

Si conta di avere un consuntivo medio dell’85%, con punte anche del 90%. I turisti tedeschi la faranno, naturalmente, da padrone: nel totale, il mercato tedesco (Austria, Germania e Svizzera) ad oggi ha un peso sul totale dei turisti pari al 50% circa (25% Austria, 20% Germania), contro il 27% degli italiani.

Per quanto riguarda le “stelle”, a maggio il 51% ha scelto le 4 e 4s, contro il 39% delle 3 e 3s; a giugno ancora forte la tendenza verso l’alto, con il 56% per i 4 e 4 stelle superior, contro il 49% dei 3 stelle e 3 superior.

Il commento del presidente Aja

“Rispetto ai due anni della pandemia – interviene il presidente Aja, Alberto Maschio – si nota più fiducia, anche dal mercato estero. In merito alla richiesta di informazioni, meno domande su restrizioni o regole da seguire: dopo quanto abbiamo dimostrato nelle precedenti due estati, i nostri ospiti probabilmente sono consapevoli di quanto la loro sia una vacanza in sicurezza e in completa tranquillità e si affidano serenamente ai nostri servizi”.

Dati superiori al 2019, per quanto riguarda le previsioni

Nell’insieme, maggio 2022 ha una occupazione media acquisita del 45%, superiore al 36% del 2019; giugno del 51%, contro il 49% del 2019; luglio del 47%, contro il 44%. “In questi due anni – continua Maschio – abbiamo sempre ambito di ritornare ai dati del 2019, con una stagione che andò ottimamente, ed oggi il confronto regge, anzi, a conti fatti abbiamo una occupazione media superiore al periodo pre Covid19 e questo ci fa ben sperare per il proseguo dell’estate”.

Gli eventi bellici internazionali e gli aumenti delle materie prime, al momento non stanno pesando sulle prenotazioni. “Per quanto riguarda gli aumenti – aggiunge il presidente Maschio – la preoccupazione rimane molto alta. C’è il rischio che, a fine anno, il bilancio per le aziende riservi delle spiacevoli sorprese, a causa di costi di gestione sproporzionati. Il timore, dunque, è che alla fine i numeri non possano essere così soddisfacenti in termini di risultato di bilancio”.

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