Teatro La Fenice: a Venezia il debutto di Peter Grimes

Primo grande successo teatrale del compositore britannico Benjamin Britten: Peter Grimes, debuttò a Londra nel 1945 e ora al Teatro La Fenice

Strano che Peter Grimes dovesse aspettare così a lungo per arrivare a Venezia, anche perchè il suo autore, Benjamin Britten, aveva un rapporto privilegiato con il Teatro La Fenice, dove, nel 1954, andò in scena la prima mondiale del “Giro di Vite”.

E quindi è uno spettacolo davvero da non perdere, questo Peter Grimes, con la direzione dello slovacco Juraj Valcuha e la regia dello scozzese Paul Curran, in cartellone dal 24 giugno al 5 luglio.

Debutto a Londra, oggi arriva al Teatro La Fenice di Venezia

Primo grande successo teatrale del compositore britannico Benjamin Britten: Peter Grimes, debuttò a Londra nel 1945, e il suo successo rappresentò, per l’arte inglese, un momento di gloriosa rinascita.

Il protagonista

Al centro della vicenda c’è il pescatore Peter Grimes, figura tormentata e ambigua, ma, al tempo stesso, vittima di un’aura maledetta attribuitagli dai suoi compaesani, che lo ritengono responsabile della morte del proprio mozzo. Alla fine della vicenda: Peter Grimes troverà riscatto nel suicidio indotto; facendo affondare la propria barca nel mare, ma portando anche con sè tante domande senza risposta. E a questo punta proprio la regia di Paul Curran, intenzionato a non suggerire alcuna rassicurante certezza agli spettatori.

L’opera

L’opera, inevitabilmente influenzata dal clima bellico, si presta a molteplici piani di lettura; sviscerando alcuni temi universali, quali: la violenza fisica e psicologica verso adolescenti e donne, il condizionamento della massa sull’individuo, ma soprattutto il senso di colpa, il desiderio di riscatto e il perdono.

A questa complessità del messaggio, corrisponde una sobria linearità nella struttura musicale. L’opera è divisa in due parti simmetriche: con una prima parte che racconta l’illusione di un’ascesa, di un riscatto e una seconda, invece, che disegna la caduta dalla disillusione alla morte.

Lo stile musicale è segnato da un intelligente eclettismo, con i flussi che vanno da Wagner a Puccini, fino a un certo Berg e alcune incursioni più squisitamente britanniche: rintracciabili nelle canzoni marinaresche. C’è poi un sapiente uso del coro, presente sul palcoscenico più di ogni altro personaggio. Interpreti principali di questo nuovo allestimento, sono:

Quando va in scena al Teatro La Fenice

Lo spettacolo va in scena in lingua originale e con sopra-titoli in italiano e in inglese. Su Rai Radio3 la diretta della Premiere di venerdì 24 giugno.

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