Superbonus: ammonta a 19 miliardi di euro la somma di crediti incagliati nel Paese, ossia di fatture scontate dalle imprese di costruzione che sono in sospeso perchè le banche hanno esaurito i loro spazi fiscali e non le assolvono più.
L’incontro sul Superbonus
L’incontro avvenuto a Roma tra alcuni ministri e rappresentati degli istituti bancari e dei costruttori dell’Agenzia delle Entrate ha fatto emergere una possibile soluzione. Le banche, cioè, potrebbero utilizzare gli spazi fiscali dei loro correntisti. L’Agenzia delle Entrate ha calcolato che il sistema ha una capienza di 32 miliardi di euro e si stratta di una soluzione che va alle richieste dell’associazione di categoria, in primis di quella degli artigiani, la CGIA di Mestre.
Le parole di Paolo Zabeo
Dell’argomento ci parla Paolo Zabeo, Coordinatore del Centro Studi CGIA Mestre. “Sarebbe sbagliato parlare di assalto alla diligenza, ma altrettanto ingiusto non riconoscere che il Superbonus ha provocato un costo in capo alla fiscalità generale spaventoso, non proporzionale al numero di edifici che sono stati efficientati.
Ora va trovata una soluzione per le tante famiglie e aziende che sono in possesso di una massa di crediti fiscali importanti e non più esigibili. Una situazione che se non affrontata subito rischia di far fallire molte aziende del settore delle costruzioni.”
L’opinione contrastante della CNA
La CNA, un’altra associazione di categoria delle imprese artigiane del Veneto, propone invece di trovare un nuovo meccanismo nel settore della ristrutturazione edilizia non tanto per sanare i problemi esistenti, ma soprattutto per proseguire nell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare del Paese.
