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Affitti turistici selvaggi: il nuovo fronte di Brugnaro

Se limitiamo l'uso di affittare gli alloggi ai turisti - ha detto il sindaco - quelle case tornano sul mercato residenziale».. Il sindaco di Venezia ha deciso che questo sarà il nuovo fronte su cui combattere per far tornare i residenti in centro storico

Il nuovo fronte su cui combatterà la giunta Brugnaro, per difendere Venezia, è la politica degli affitti turistici selvaggi in mano a un business che sta contagiando sempre più veneziani, disposti a trasferirsi in terraferma per metter a disposizione dei turisti il loro alloggi e ricavarne un buona rendita.

Stop agli affitti turistici selvaggi

Al momento, ha dichiarato il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro «se vuoi affittare il tuo appartamento privato, ad esempio su Airbnb, non c’è una legge che ti possa bloccare». «Se ci fosse, ad esempio, un massimo di 100 giorni all’anno, non sarebbe più conveniente: a quel punto conviene l’affitto fisso al libero mercato e le case tornerebbero ad uso residenziale. Basterebbe poco».

Tanto che diverse città in Europa e nel mondo hanno già fissato dei limiti: nei centri più importanti della Francia è di 120 giorni, così come a Los Angeles; a San Francisco e Londra il massimo è 90 giorni, mentre Amsterdam è ancora più restrittiva: solo 30 giorni. New York aveva letteralmente dichiarato guerra ad Airbnb, vietando completamente di affittare un intero appartamento per meno di 30 giorni alla volta; il duello legale, però, è ancora in corso.

Resta il problema che la città, da sola, non può intervenire nella legislazione sul tema.

“Se Venezia avesse uno statuto speciale come Amburgo e Brema, o come Trento e Bolzano, il dibattito sarebbe interessante” Ha commentato Marco Gasparinetti del Gruppo 25 aprile.

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