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Stele di oltre 2000 anni riconsegnata alla Turchia

Grazie ai carabinieri veneziani è tornata in Turchia una stele di 2300 anni fa una testimonianza della presenza dei romani in quella terra che è destinata a fornire informazioni inedite

Si trovava nell’abitazione di un privato a Firenze un’antichissima stele del terzo secolo avanti Cristo rimossa illecitamente da una necropoli in Turchia, negli scavi della città si Zeugma nota come La Sposa del Deserto.

La stele

Raffigura una nobile sposa romana Satornila, “la moglie che ama suo marito addio” è l’incisione riportata sotto il busto e in queste ore i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale di Venezia hanno riconsegnato il reperto alle autorità turche. Il possessore l’aveva acquistata in Francia e per tenerla in Italia e renderla commerciabile aveva chiesto un certificato di ingresso temporaneo all’ufficio esportazione di Firenze, spiegando che la scultura proveniva da siti archeologici nazionali.

Quando l’ufficio gli ha chiesto i documenti attestanti la liceità dell’ uscita originaria della stele dall’Italia, l’uomo ha ritirato la domanda.

Il recupero

L’episodio però ha insospettito gli investigatori che lo hanno rintracciato e una volta recuperata la stele su ordine della procura di Firenze hanno scoperto che secondo gli archeologi si tratta di un reperto molto significativo perchè getta una nuova luce sulla ricerca genealogica Zeugma e sull’esistenza nella città di famiglie con nomi latini dopo aver ottenuto la cittadinanza romana.

Nell’ambito della medesima indagine sono state trovate quattro riproduzioni moderne di preziosi reperti archeologici già in circolazione nel mercato internazionale come beni autentici. A tali beni sono state apposte le previste indicazioni di non autenticità.

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