“Non piace ai vertici della Speedline di Santa Maria di Sala il piano di rilancio presentato dal Ministero dello Sviluppo. “Troppo ottimistico e difficilmente attuabile”. Parole tranchant che non fanno presagire aperture su questo fronte da parte del CEO Ronal Oliver Brauner.
L’apertura di Oliver Brauner, CEO di Speedline
Però nel vertice con il Ministero e l’assessore al lavoro Elena Donazzan, l’amministratore delegato chiudendo una porta ne ha aperta un’altra, ossia ha parlato di essere disponibile a vendere l’azienda o, in alternativa, di valutare l’ingresso di nuovi soci.
Il progetto di delocalizzazione della Speedline
Aperto questo spiraglio, l’amministratore delegato ha comunque annunciato che intende inviare negli stabilimenti cechi e polacchi i campioni dei cerchi in lega commissionati dalla Volkswagen. E dunque intende procedere con il progetto della delocalizzazione.
La minaccia del sindacato
I 600 addetti intanto che esistevano all’inizio dell’annuncio della chiusura nella Città Metropolitana veneziana sono diventati 550.
Lunedì 23 è previsto un altro incontro tra proprietà e organizzazioni sindacali. I sindacati minacciano di riprendere lo stato di agitazione se l’azienda non continuerà la produzione oltre il 31 dicembre di quest’anno. LEGGI ANCHE: Speedline: il Presidente Zaia incontra i sindacati
Il tentato furto
Dallo sfondo emerge un tentativo di furto di cerchi in lega. Accaduto la scorsa settimana ed emerso soltanto perché gli autori del furto sono comparsi in tribunale a Venezia per un procedimento pubblico penale.