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Sotto controllo i contagi in Veneto Orientale: lo afferma l’Ulss4

Sono sotto controllo i contagi di Covid-19 nel Veneto Orientale: lo afferma l'Ulss 4 in una conferenza stampa. Solo 9 i casi riscontrasti tra la popolazione, mentre i restanti contagiati sono stranieri.

Lo stato attuale dei contagi nel Veneto Orientale è sotto controllo nonostante i flussi turistici che interessano il territorio soprattutto in questo periodo.  La notizia viene data nell’ambito di una conferenza stampa nella sede centrale dell’Ulss 4.

I dati

Negli ultimi 20 giorni si sono registrati 70 contagi tra cui bisogna contare gli immigrati della Croce Rossa e la colonia di bengalesi arrivati da Roma per un totale di 61 contagiati.  “Tolti gli stranieri – afferma il direttore generale Carlo Bramezza –  è evidente che il numero dei contagi tra i residenti e ridottissimo”.  Tuttavia si invita con fermezza a non trascurare le norme di sicurezza e di distanziamento sociale soprattutto nei luoghi molto frequentati dai turisti, come le spiagge.

“Le spiagge sono monitorate egregiamente dal personale del dipartimento di prevenzione – ha poi concluso Bramezza –  ma ovviamente è impossibile controllare tutti, per questo motivo rivolgo un appello al senso di responsabilità dei turisti. Mantenendo le note e minime accortezze contro la diffusione del virus non c’è alcun motivo per preoccuparsi”. Nessun contagio invece, negli ospedali dell’Ulss 4, afferma la dott.ssa Caterina De Marco, grazie alla sorveglianza per il personale che è venuto in contatto con pazienti infetti e ai tamponi continui. La Regione Veneto ha inoltre autorizzato l’acquisto di una nuova apparecchiatura per la refertazione dei tamponi, in tal modo l’Azienda Ulss4 potrà processare 600 tamponi al giorno rendendosi autonoma nella “lettura” degli stessi.

Sotto controllo i contagi

Sono sotto controllo i contagi in Veneto: i due focolai riscontrati, quello della Croce Rossa e quello della comunità di bengalesi sono risolti, ma allo stato attuale sono in corso le indagini nelle aziende in cui lavoravano alcuni immigrati che erano ospitati nella sede.   Per quanto riguarda le case di riposo non vi è da preoccuparsi.  Il direttore dei Servizi Socio Sanitari, Mauro Filippi, ha rassicurato la popolazione: “Zero casi tra i pazienti – ha sottolineato – mentre riscontriamo 3 casi di positività sul personale dipendente di queste strutture, ma si tratta di tre casi di ripositivizzazione”.

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