La Voce della Città Metropolitana

Venturini: “Gli scavi al Canale dei Petroli devono ripartire”

Indignazione nel mondo dei portuali e dell'imprenditoria per l'ennesimo blocco dello scavo del Canale dei Petroli. Scavo necessario a ripristinare il pescaggio e fare passare le navi che in passato hanno arricchito il Veneto e che ora sono costrette a cambiare porto. Anche il Pd insorge. Tutti concordi è un polpetta avvelenata dell'ex ministro cinque stelle Sergio costa.

Oggi parliamo con l’assessore al sociale e allo sviluppo economico del comune di Venezia Simone Venturini. Blocco degli scavi del Canale dei Petroli della laguna di Venezia, che serve per far passare le navi. E’ in ginocchio il commercio soprattutto con l’Oriente.

Ecco cosa è successo in queste ore

“In queste ore è avvenuta ancora una volta una scelta pesante per Venezia: declassare il porto di Venezia. Il governo purtroppo in questi anni non ha agito in favore di Venezia, ad esempio considerando solo i porti di Genova e Trieste come strategici.

L’ultima avvenuta in queste ore  è quello di pretendere che la manutenzione del Canale dei Petroli debba passare per la procedura di valutazione di impatto ambientale, che richiederà tempi molto lunghi. In questo modo nel giro di pochi mesi rischiamo di perdere ulteriori traffici commerciali, ulteriori traffici merci, mandando in crisi il porto di Venezia, che è uno scalo strategico. Per noi è inaccettabile”, afferma l’assessore Venturini

I conflitti politici

“Ad oggi ci stiamo rivolgendo al presidente Draghi cercando di accelerare i tempi. E’ importante per noi che il potere e la voce in capitolo sulla città non provenga solamente dalle forze politiche di Roma, ma che venga dato ascolto anche a chi abita Venezia. E’ impensabile che nelle acque territoriali, quindi su Mose e i bacini commerciali di San Marco, il sindaco della città non abbia voce in capitolo.”

Il porto di Venezia

“C’è anche il tema delle crociere. Nonostante la Regione consegnò a Roma ancora molto tempo fa i piani di soluzione che includessero la tutela dei posti di lavoro e la salvaguardia ambientale, dopo 6 anni ancora non è stato fatto nulla per l’approdo nuovo.”

“E’ incomprensibile come, essendo il porto di Venezia un porto navale, si voglia lasciar andare i porto di Venezia che invece rappresenta un punto strategico per tutte le rotte commerciali con l’Europa.”

Le donne

“Quest’anno abbiamo assistito ad un aumento di richiesta di sostegni al comune. Si sono mossi tutti i servizi sociali a disposizione.

A causa della situazione di emergenza sanitari, sono aumentate le violenze. Infatti nel 2020 abbiamo registrato numerose accoglienze di donne vittime di violenze in strutture segrete. Questo lavoro silenzioso ha trovato nel 2020 una grande pubblicità perché c’era difficoltà da parte delle donne di parlare o chiedere aiuto. Tutto ciò ha avuto ripercussioni anche nel piano psicologico delle persone, oltre che fisico.”

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