Sergio Berlato sui falsi miti dell’ogm
Luigi Gandi: “Posizione sugli ogm”.
Sergio Berlato: “Ogm è l’acronimo di organismi geneticamente modificati. In natura ci sono delle modificazioni genetiche, perché lì avvengono delle evoluzioni che portano alle modificazioni. Allora, io sono affascinato dalla scienza e dalla tecnologia, e ritengo che molti problemi possano essere scelti non tornando al medioevo, ma investendo convintamente nella scienza e nella sperimentazione.
Allora le biotecnologie, che qualcuno dipinge come il giardino di Frankenstein, cioè le piante che mangiano le persone, sono invece uno dei modi per riuscire ad intervenire e accelerare alcune evoluzioni naturali. Per esempio sono state messe a punto delle piante da frutto che non necessitano di interventi chimici.
Spesso per tenere riparati i frutteti dai parassiti, questi devono essere coperti con delle sostanze chimiche, parte delle quali rimangono sulle piante e parti delle quali vengono lavate e vanno nelle falde acquifere. Allora se attraverso la scienza e la sperimentazione venissero messe a punto delle piante che riescono a produrre frutti e adattarsi ad ambienti ostili riuscendo a fare delle produzioni riducendo ed eliminando l’uso delle sostanze chimiche, pensate al beneficio che possono avere le persone dal punto di vista ambientale e della salute.
Il ruolo degli enti pubblici
Io sono convinto che l’ente pubblico debba investire convintamente ella ricerca e sperimentazione delle biotecnologie. Queste altrimenti saranno solo nelle mani delle multinazionali. L’ente pubblico ha come finalità tutelare la salute dei consumatori e dell’ambiente, ma non sempre anche la multinazionale ha le stesse finalità. Dev’essere l’ente pubblico a fare ricerca e sperimentazione per poi stabilire delle regole per garantire la tutela dell’ambiente e dei consumatori. Questo ha un senso, e questo può creare delle rivoluzioni”.
Luigi Gandi: “E le sementi?”
Sergio Berlato: “È evidente che se non è l’ente pubblico a fare queste azioni poi le multinazionali creano le condizioni per cui ad esempio nelle sementi abbiano loro il monopolio. Addirittura producono sementi che non possono essere utilizzate”.
Luigi Gandi: “Lei è contrario o favorevole?”
Sergio Berlato: “Io sono assolutamente contrario al dare alle multinazionali il diritto di gestire ricerca e sperimentazione tenendo in considerazione il loro guadagno ma non sempre tenendo in considerazione la salute dei consumatori e la tutela dell’ecosistema”.
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