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Sconti nei negozi d’abbigliamento: a caccia di liquidità

Se sulle spiagge commercianti e albergatori sono indecisi se ripartire, nel centro storico veneziano l'indecisione è la stessa. I luoghi che dipendono più dal turismo stanno cercando di capire come butta e intanto nell'abbigliamento a Venezia la merce viene già scontata del 50%

Altro che prezzi in aumento. Sta accadendo il contrario nel mondo dell’abbigliamento. A Venezia in particolare, dove manca il bel mondo della biennale d’architettura, i turisti danarosi degli alberghi e delle grandi mostre e persino i pendolari con i loro acquisti low cost, in alcune vetrine si annunciano sconti fino al 50%.

In campo San Luca, San Bartolomeo, lungo le Mercerie dove le vetrine non sono vuote, piovono gli sconti. Riduzioni anche Zara. Di positivo c’è che sono state alzate alcune serrande in più rispetto al 18 maggio, ma stanno lavorando dicono all’Ascom quelli che hanno una clientela veneziana, per gli altri bisognerà aspettare il prossimo 3 giugno, quando apriranno i collegamenti tra le regione.

Sconti

Sarà comunque un’estate di promozioni: i negozi sono a caccia di liquidità. Devono recuperare tre mesi di affitti. Non tutti sono riusciti a trovare un accordo con i proprietari degli immobili e i contributi dello stato anche se fossero arrivati non sarebbero sufficienti.

Per il momento c’è già un dato certo. Il dieci per cento delle aziende – secondo l’Ascom – non riaprirà più. Si tratta di realtà piccole, fragili, nate da poco, legate a quel turismo di massa che per molti mesi non si farà vedere e quindi destinate all’estinzione.

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