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Scavo dei fanghi: arriva l’ok. Era fermo dal ’93

C'è una bella notizia che riguarda Venezia, ossia lo sblocco dell'autorizzazione dello scavo dei canali. Era dal 1993 che veniva chiesto e ora si aprono nuove prospettive di sviluppo per il porto e la navigabilità dei canali in centro storico

È arrivato finalmente l’ok allo scavo dei fanghi e Venezia tira un sospiro di sollievo perchè il via libera fermo per visioni ideologiche contrarie dei precedenti governi consentirà di migliorare l’accessibilità ai porti di Venezia e Marghera, nelle zone di navigazione del centro storico.

A far cadere gli ostacoli sono stati prima il Ministero delle Infrastrutture dell’Ambiente e poi quello della Salute che hanno sottoscritto un nuovo testo ed è stato corretto quello vigente di 20 anni fa.

Scavo dei fanghi

Il vecchio protocollo aveva regole che non individuavano nuovi spazi dove smaltire i fanghi e nei decenni i canali portuali  del centro storico si sono interrati.

Cosa si è imposto ora

Ora si è imposta una nuova visione ideologica ossia il nuovo testo cambia le regole per il trattamento dei sedimenti. Una volta modificati, saranno riutilizzate per la ricostruzione della morfologia lagunare. Soluzione che non piace agli ambientalisti. E per questo il governo, Movimento 5 stelle e PD aveva bloccato l’autorizzazione. Soddisfatti la regione Veneto, il Comune di Venezia e l’autorità di sistema portuale dell’Alto Adriatico.

Fulvio Lino di Blasio, il Presidente del porto ha affermato che le nuove regole dimostrano che è possibile lo sviluppo sostenibile del porto.

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