Cronaca

Salzano, picchia e minaccia i genitori sfasciando la casa: allontanato

L'uomo, un 30enne con precedenti e problemi con alcol e droghe, è stato allontanato dall'abitazione familiare

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Noale, in stretta collaborazione con quelli di Jesolo per la finalizzazione dell’atto, hanno notificato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famigliare a N.L., 30enne di Salzano con problemi di alcol e piccola tossico-dipendenza e precedenti condanne per maltrattamenti in famiglia.

Picchia e minaccia i genitori

L’uomo, negli ultimi mesi, all’interno dell’abitazione in cui vive con i genitori,  aveva dato in escandescenza picchiando senza pietà gli anziani genitori. Purtroppo tale condotta non è una novità, il giovane già in passato si era reso protagonista di gravi fatti, per i quali aveva già subito un processo ed era stato avviato ad un percorso di cura per le dipendenze sofferte, soprattutto da alcool. Terminato il periodo passato in comunità, era però rientrato presso l’abitazione dei genitori, dove aveva iniziato di nuovo con incessanti richieste di denaro – da spendere manco a dirlo per le bevute – minacce, maltrattamenti e le botte.

L’uomo, evidentemente in preda a forte alterazione da assunzione di sostanze, aveva rivolto la sua violenza nei confronti dei due anziani, insultandoli e minacciandoli pesantemente di morte, passando alle vie di fatto, costringendo i Carabinieri ad intervenire in più occasioni.

L’abitazione a Salzano

Nell’ultimo intervento ai primi di maggio la pattuglia dei Carabinieri di Noale interveniva su richiesta pervenuta al 112 presso l’abitazione di Salzano, dove era stata segnalata una accesa lite in famiglia, i militari si trovavano di fronte una scena impietosa, mobili sfasciati e suppellettili in frantumi, con i poveri signori in lacrime disperate ed il figlio che ancora li minacciava nonostante la presenza delle divise.

I Carabinieri decidevano quindi per un intervento drastico, l’uomo doveva essere allontanato nuovamente da casa ed informavano il Tribunale nel senso, che emetteva la misura cautelare. Nel frattempo però il violento si era trasferito a Jesolo, presumibilmente per “fare la stagione” come operaio del turismo, dove però il provvedimento lo raggiungeva, grazie ai Carabinieri della locale Stazione, che gli notificavano l’atto.

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