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Roberto Rigoli: come sta mutando il Covid-19

Dopo la creazione del tampone fai da te il dottor Roberto Rigoli con la sua equipe si sta impegnando in un'altra ricerca: Quella dedicata a capire come è mutato il virus dallo scorso marzo ad oggi

In conferenza stampa a fianco di Luca Zaia, interviene Roberto Rigoli, padre del tampone fai da te. L’intervento di Rigoli riguarda l’evoluzione della sintomatologia del virus nel corso del tempo e tra soggetti. Le osservazioni riscontrate nella transizione del periodo estivo possono trarre in inganno. GUARDA ANCHE: Covid, giorno più nero: 100 morti. Calano i ricoveri

L’intervento di Roberto Rigoli

“A giugno luglio il fatto che il virus non girasse più sembrava attribuito alla bassa carica, in realtà seguendo alcuni cluster abbiamo visto numerosi positivi a basso CT e alta carica” spiega Rigoli. “Questi erano tutti asintomatici, adesso invece dalla Sardegna abbiamo visto giovani con lo stesso tipo di carica, ma con pesanti sintomi”

“Quello che va indagato adesso è questa discrepanza nel comportamento del virus tra i due periodi che abbiamo analizzato” conclude l’esperto. “La temperatura e raggi ultravioletti fanno certo il loro lavoro ma non bastano a spiegare ciò”

Rigoli espone il piano per l’analisi della mutazione del virus, basato sul sequenziamento dei virus compiuto da febbraio e sul supporto dell’istituto zooprofilattico delle tre venezie, punto di riferimento Europeo nella lotta al virus. I ceppi stoccati da Febbraio, tramite gli Ulss, raggiungeranno l’Istituto per un approfondito confronto con il ceppo originale.

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