Cronaca

Rimossa la barca incagliata nei pressi del litorale di Pellestrina

Pellestrina: è stata rimossa la barca incagliata davanti alla diga soffolta di San Pietro in Volta. L’incidente non aveva causato alcun tipo di problema ambientale

Sotto la supervisione di una unità navale della Guardia Costiera di Venezia, si sono concluse oggi alle ore 20.00 le non facili operazioni di disincaglio dell’imbarcazione da diporto in legno di circa 15 metri di lunghezza che nella giornata del 29 luglio si era
malauguratamente arenata nello specchio acqueo antistante il litorale di Pellestrina a circa 300 metri dalla costa.

Le buone condizioni meteo marine di oggi hanno consentito ai sommozzatori di una ditta specializzata incaricata dal proprietario dell’unità delle operazioni di rimozione, di iniziare alle ore 16.00 le prime fasi dell’intervento di recupero che ha visto impiegato anche un motopontone con gru per il sollevamento dello scafo.

Le operazioni – effettuate in ottemperanza all’atto di “diffida” formalizzato dalla Capitaneria di porto di Venezia al proprietario dell’unità ai sensi della legge sulla Difesa del Mare (L.979/82) – si sono rilevate alquanto impegnative considerato che, a seguito del sinistro, lo scafo risultava danneggiato, causando l’imbarco di un rilevante quantitativo di acqua.

Fortunatamente l’incidente non aveva causato alcun tipo di problema ambientale in quanto durante il monitoraggio eseguito nei giorni successivi all’evento da parte degli equipaggi della Guardia Costiera non era stato rilevato alcuno sversamento di sostanze inquinanti, tenuto anche conto che a bordo dell’imbarcazione vi erano soltanto 30 litri di carburante.

Il battello GCA71 della Guardia Costiera di Venezia sotto il coordinamento della sala operativa del 9° Centro di Soccorso Marittimo del Veneto ha assicurato il necessario cordone di sicurezza evitando ad altre imbarcazioni di avvicinarsi all’area delle operazioni e garantendo che le stesse potessero svolgersi in modo ordinato e senza particolari problematiche.

Terminate con esito positivo le attività di sollevamento e senza alcun danno per gli operatori intervenuti e per l’ambiente acquatico, sono immediatamente iniziate le successive operazioni di rimorchio verso un’area di cantiere consentendo all’imbarcazione di lasciare definitivamente il luogo dell’incidente.

Sono in corso gli accertamenti volti ad appurare le cause e le eventuali responsabilità del sinistro marittimo.

Nel raccomandare anche ai più esperti di navigare sempre con la massima prudenza e perizia marinaresca, informandosi con attenzione sulla morfologia dei fondali ove si intende navigare e sulle normative vigenti, la Guardia Costiera di Venezia ricorda che il numero di emergenza e soccorso da comporre in caso di necessità è il 1530.

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