Cronaca

Residenti scoprono un appartamento sospetto: arrestati due pusher

Mestre – quartiere Piave. I cittadini segnalano ai carabinieri un appartamento sospetto in via Monte Nero: arrestati due spacciatori albanesi con 50 dosi di cocaina.

E’ stato un pomeriggio movimentato ieri nel quartiere Piave. I Carabinieri della Compagnia di Mestre hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, N.E. e K.X. rispettivamente 24enne e 20enne di origini albanesi e senza fissa dimora, entrambi irregolari sul territorio nazionale.

Il blitz

L’operazione è stata portata al termine dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, a seguito di un dedicato servizio di prevenzione e controllo svolto sul territorio. Da alcune settimane infatti erano stati segnalati dai cittadini andirivieni sospetti nei pressi di un appartamento di via Monte Nero, una laterale di Via Piave.

Dopo l’operazione dello scorso gennaio con l’esecuzione di 13 provvedimenti cautelari a carico di un gruppo di spacciatori albanesi e nordafricani e in ultimo gli arresti eseguiti nel Miranese, i carabinieri di Mestre continuano a monitorare tutto il territorio della Compagnia per non “cedere terreno” agli spacciatori. Le preziosi informazioni fornite dagli abitanti del quartiere hanno consentito ai carabinieri di stringere il cerchio attorno alla coppia di albanesi.

Apparentemente anonimi, i due stranieri, sono stati attenzionati dai militari dell’Arma per diverse settimane. I movimenti dei due uomini, con i continui passaggi davanti alla stazione ferroviaria e lungo via Piave e l’incessante viavai di persone dall’appartamento sospetto di via Monte Nero che occupavano da qualche mese, hanno fin da subito delineato un quadro chiarissimo.

Il duo però si dimostrava particolarmente sospettoso ed accorto, forse temendo un imminente controllo, e metteva in opera manovre tese a sviare possibili attività di indagine. Ma i carabinieri ieri pomeriggio, dopo aver predisposto un servizio di osservazione per diverse ore, hanno circondato lo stabile e dopo aver individuato e fermato un cliente che usciva dalla casa dei due spacciatori, irrompevano all’interno identificando i due albanesi e trovandoli in possesso di oltre 200 grammi di cocaina, di cui una buona parte già suddivisa in dosi.

La perquisizione

Nel corso della perquisizione i carabinieri rinvenivano anche un vero e proprio kit per il confezionamento e la vendita diretta delle droga: il classico bilancino di precisione, numerosi buste in plastica e ritagli utilizzati per il confezionamento e diverse scatole di bicarbonato per il taglio della sostanza. Inoltre venivano rinvenute e sottoposte a sequestro numerose banconote di piccolo e medio taglio per un somma totale di quasi 1.000 euro, ritenuta il provento dell’attività di spaccio dei due albanesi. Per i due verranno avviate le procedure per l’espulsione dal territorio nazionale, essendo entrambi clandestini e senza fissa dimora.

La coppia, sospettata di essere l’anello di una catena di arresti che ad oggi hanno permesso di ammanettare vari soggetti e rinvenire numerosi chili di stupefacente, è stato quindi tratta in arresto per detenzione ai fini di spaccio.

In più occasioni il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Venezia, Col. Claudio Lunardo, ha dichiarato che “non esiste l’operazione del secolo, ma solo la continuità dei servizi e del controllo del territorio e quello della lotta allo spaccio è un fenomeno che va arginato con la costanza e determinazione d’azione”.

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