La Voce della Città Metropolitana

Renzo Mazzaro: notizia principale è la Mala del Brenta

Vediamo oggi le novità della settimana con Renzo Mazzaro che concludiamo con un apprezzamento del nostro Presidente della regione.

Siamo arrivati al Venerdì. Mi dicono che piace molto e c’è molta attesa per questo venerdì alla James Bond con Renzo Mazzaro. Perché lui fa delle scorribande tra le notizie della settimana e ci lascia sempre un po’ con il fiato sospeso perché così con la sua ironia punzecchia di qua e di là.

Allora, Renzo Mazzaro, raccontaci quali sono le notizie di questa settimana.

“Beh sono felice che piaccia questa rubrichetta che ci siamo inventati. Grazie dunque per la partecipazione. Questa settimana la parte del leone l’ha fatta di sicuro l’operazione Papillon. Cioè gli arresti che sono stati fatti martedì mattina dalla divisione antimafia del Veneto con i R.O.S.. Hanno arrestato 39 persone, sono stati emessi 80 informazioni di garanzia, poi sequestrati beni per 5 milioni.

Insomma è stata decapitata la nuova mala del Brenta. Sono gli eredi di Felice Maniero, usciti di galera dopo anni e anni. Si erano messi di nuovo in affari. Questi affari riguardano soprattutto il tronchetto e Punta Sabbioni, che sono i due poli del turismo. Perché da li si va da e per Venezia. Pensate che soltanto sul Tronchetto si stima che passino 20 milioni di turisti all’anno. C’è un bel movimento insomma.

Però qua subito c’è stata una diversa interpretazione perché il GIP, cioè il giudice delle indagini preliminari ha eccepito che è vero che si tratta di una situazione criminosa molto pericolosa, però si avvale di metodi mafiosi ma non è una associazione criminale di stampo mafioso.

C’è una bella differenza nel momento in cui vai a contestare le pene. La procura antimafia ha fatto ricorso. Vedremo come andrà a finire. Però nel frattempo c’è della verità, secondo me, sia nell’una che nell’altra interpretazione. Nel senso che questi vanno per il 80 anni e qualcuno è anche sopra, quindi si direbbero insomma ‘tigri di carta’ che non hanno più i denti per mordere anche perché nei racconti che i giornali hanno fatto sono venute fuori delle operazioni sui generis.

Per esempio, prima di Felice Maniero, avevano depositato dei soldi, di rapine e altro, in una banca austriaca. Sono andati in cerca della banca, dal momento che si sono dimenticati il nome, e gli han detto “Dateci i documenti che verifichiamo” e loro han detto: “Eh no, i documenti no” e così sono tornati a casa senza malloppo” ha detto Renzo Mazzaro.

Insomma si sono reimmessi nel mondo della mala un po’ arrugginiti, questo è il senso. Io ho anche letto che Boatto ha detto: “Ma cos’è sto touch screen?”. Insomma sono un po’ usciti dal carcere vedendo che c’è un mondo nuovo che è cambiato. Però la cosa bella è che non si sono assolutamente arresi. Si sono convinti, un po’ come noi vecchietti che diciamo di questi tempi che siamo ancora giovani, cosi anche loro.

“Anche perché costoro non è che abbiano fatto solo queste cosette così, un po’ sui generis. Per esempio, avevano progettato di sequestrare  il presidente di AliLaguna, la più grossa società di trasposto nautico. Questo sequestro lampo per fargli capire che per il trasporto nautico bisognava pagare il pizzo. Infatti taglieggiavano, hanno fatto una rapina anche di 500.000€ in contanti  a un tizio che aveva appena venduto la licenza di motoscafi.

Per capire che entità di cifre che giravano e girano in questo settore. Quindi io credo che i rubagalline andrebbero valutati con attenzione e mi pare che quell’analisi che ha fatto Goffredo Bettini che ho letto su “Nuova Venezia” sia la migliore. Ovvero che questo è un business criminoso importante perché fa presa sul territorio, e come si fa a eliminarlo? Bisogna ripulire il Tronchetto” ha detto Renzo Mazzaro.

Si beh, che è da anni che se ne parla di ripulire il Tronchetto, non è vero Renzo?.

“Lui suggerisce valorizzando di più i privati, mettendoli in condizione di lavorare in modo trasparente”.

Doveva essere aperta anche una caserma di Carabinieri in quella zona e comunque nel frattempo è stata aperta la Caserma della Polizia Municipale.

“Si, ma anche valorizzando il trasporto pubblico, perché se si lascia tutto ai privati va a finire in questo modo. Comunque in tutto questo, ritornando all’accenno che facevi tu, è vero che sembrerebbe quasi che uno comincia e poi non si arrende mai, anche fino a 90 anni deve fare il malvivente. Insomma che si metta in pensione”.

Ecco, questo è il lato positivo Renzo, che non si sono arresi, sia nel bene che nel male.

“ma non è positivo!”.

Il positivo è che hanno voglia di vivere, la cosa negativa è che sono terribili.  Anche se devo dire, Renzo, che ho letto che Felice Maniero ha detto che l’unico che veramente teme è Mario Pandolfo.

“Si. Invece uno che era il suo braccio destro, che si chiama Gianpaolo Manca, è uno che si è redento proprio. Ha fatto i suoi 30 anni di galera, è venuto fuori e volevano fargli la pelle. Sono andati per ucciderlo. Lui li ha affrontati in qualche modo tenendo testa e dissociandosi. Anche se questi minacciano di ucciderlo lui non rivela i nomi” ha detto Renzo Mazzaro.

È venuto anche qui a presentare un libro, perché parte di quei proventi li ha anche devoluti. È proprio cambiato radicalmente. Sono tornati in carcere, probabilmente ci rimarranno.

“Comunque poi ci sono sempre le notizie del Covid-19, io vorrei accennare una notizia buona. Il nostro amico di cui abbiamo parlato spesso; quel no vax sfegatato di Conegliano che era anche in lista per diventare sindaco, una lista che aveva ribattezzato ‘Norimberga 2′ per dire che voleva fuggire alla dittatura sanitaria, ha preso il Covid-19 a Međugorje, è cristiano praticante; ed era ricoverato all’ospedale di Ca’ Foncello. Si è poi pentito, folgorato sulla via dell’ospedale, come sulla via di Damasco, adesso invita tutti a vaccinarsi” ha detto Renzo Mazzaro.

Però hai sentito, Renzo, che è stato rinnegato dal suo movimento. Ho letto proprio oggi anche che il CENSIS ha fatto un’indagine e ha scoperto che ben oltre il 30% degli italiani tende a credere al complotto, a fuggire dalla realtà e a rifugiarsi in questo mondo di sospetti.

“Forse per consolarsi, non lo so. Spero che non tutti aspettino di finire in rianimazione o in terapia intensiva per cambiare idea. Non saprei come fare per convincerli. Mi limito però a dire che questo signore qui prima era dei loro, ora è passato di qua e ora pare che voglia andare in giro a fare lo sponsor del vaccino. Questo ha dichiarato appena uscito dall’ospedale. I suoi amici, viceversa, hanno detto che ancora era offuscato dalla malattia.”

Non si riesce a convincerli Renzo, devono fare come Tommaso che finché non ci mettono il naso non ci credono.

“C’è stato la scorsa settimana un anniversario. Sono i 50 anni da quando è stata approvata la legge Romanato-Fracanzani per la salvaguardia dei Colli Euganei. Ovvero sia per bloccare le cave di trachite e di altro materiale. Se voi passate lungo l’autostrada A13, verso Bologna, all’altezza di Monselice vedete ancora una montagna mezza sbocconcellata.

Ecco sarebbero andati avanti fino alla distruzione, avrebbero azzerato quel monte alto 600 metri, perché all’epoca il sindaco di Monselice diceva: ‘La gente prima mangia, poi guarda i colli se ne ha voglia’. Questo sembrava un messaggio importante. Invece non è vero. Non è vero che di solo pane si vive, si vive anche di altro. È vero che si deve mangiare, però noi dobbiamo sopravvivere mantenendo un ambiente che abbia qualche senso decente anche per chi arriverà dopo di noi. Per cui quel sindaco aveva torto marcio” ha detto Renzo Mazzaro.

Il concetto della sostenibilità lo avvertiamo soprattutto adesso. Cinquant’anni fa c’era ancora poca sensibilità su questo concetto. Quindi bene che ci si sia arrivati cinquant’anni fa, perché non era facile. Non è vero Renzo?

“Non solo. Se aspettavamo che arrivasse la Regione Veneto, il piano casa era approvato quarant’anni dopo. Nel frattempo avrebbero raso al suolo sicuramente quel monte e forse qualche altro. C’è una notizia curiosa che mi permetto di segnalare. Ho letto che a Padova ci sono state in 10 mesi 167 denunce di persone scomparse. Per me è una cosa spaventosa. Di queste 167, 45 non si sono più trovate. Gli altri li hanno trovati, qualcuno se ne era andato di casa, qualcuno l’hanno trovato morto.

Una notizia ancora più curiosa sono le partecipazioni che il nostro Presidente, Luca Zaia, riesce a fare in un pomeriggio. Ho fatto il conto. Era il pomeriggio di martedì e si discuteva in Regione del bilancio. Lui nel frattempo ha mandato le congratulazioni a due signore che erano state premiate dal presidente Mattarella, con la nomina a Cavaliere della Repubblica. Una era una carabiniera di San Vito di Cadore che ha salvato una donna che si stava buttando da un ponte. Un’altra era una ragazza di Mestre che ha tirato fuori dai binari un tizio che voleva buttarsi sotto un treno per farla finita. In seguito Zaia si è congratulato anche con una signora di Verona che opera con i disabili che è stata insignita di un’onorificenza dal presidente Mattarella.

Poi è morto un pasticcere a Treviso, una persona molto nota, e Zaia ha mandato le condoglianze. Successivamente il touring ha nominato il borgo di Follina come borgo significativo; Zaia si è congratulato perché è una cosa importante per il Veneto. A lui tutti questi fatti interessa segnalarli, perché sono cose venete. Il che è fantastico, ha costruito un ufficio in cui ci sono diverse persone che lavorano e non fanno altro che monitorare tutto quello che succede e lui segnala” ha detto Renzo Mazzaro.

È bello perché avvicina il mondo della politica alla gente comune e soprattutto valorizza l’uomo della strada quando fa cose carine. Non sono solo i VIP quelli che attirano i riflettori. Questo è bello.

“È molto bello. Lo segnalo perché questo mi consente di finire dicendo tre hurrà per Luca Zaia solo però se si fa chiamare presidente; perché noi in Italia non abbiamo i governatori di Regione.

Se i presidenti mandano le congratulazioni va bene, se lo fanno i governatori no.

“E con questo mettiamo il punto e ci vediamo la settimana prossima”

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