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Renzo Mazzaro: “in campagna elettorale: i fatti, non le parole”

Renzo Mazzaro fa il punto sulle elezioni del prossimo 25 settembre. Parla, in particolare, di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia.

Renzo Mazzaro fa il punto sulle elezioni del prossimo 25 settembre. Parla, in particolare, di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia.

Il commento di Renzo Mazzaro

“Corsi e ricorsi della storia. Cento anni fa, quasi precisi, ci fu la marcia su roma delle Camicie Nere di Mussolini. Cento anni dopo, il 25 settembre prossimo, andremo a votare con il partito Fratelli d’Italia, che con il fascismo ha collegamenti come minimo storici. Che è diventato il primo partito in Italia secondo i sondaggi”.

Opinioni dal New York Times

“Dunque la storia si ripete, sono in molti a temerlo, in Italia, ma anche all’estero. Pensate che qualche giorno fa, il New York Times ha pubblicato l’intervento di un opinionista che sosteneva che, se in Italia vince Fratelli d’Italia ci sarà un periodo buio. Perchè è un partito fascista.

Ma, proprio il New York Times ieri, ha pubblicato l’intervento di un altro opinionista che invece sostiene che se in Italia vince il partito della Meloni con votazioni libere, vuol dire che la maggior parte degli italiani ha esercitato un diritto democratico. Punto e fine.

Quindi 1-1 e palla al centro agli Stati Uniti. E noi come la mettiamo? Proviamo a fare qualche ragionamento, il primo è che noi siamo una Repubblica Democratica nata dalla Resistenza contro il fascismo. Questo è il nostro certificato di nascita. La nostra Costituzione vieta il partito fascista, la simbologia e tutto l’armamentario che fu del fascismo. Vieta l’apologia del fascismo. Questo bisogna tenerlo presente.

Il secondo ragionamento però è che dalla caduta del fascismo a oggi sono passati 80 anni. Sono cambiate un sacco di cose, per esempio, il partito che ha governato l’Italia per più di 50 anni, che è la Democrazia Cristiana non c’è più. Non c’è più anche il maggior partito di opposizione che era il Partito Comunista. Schegge di questi due partiti sono finiti in un rimescolamento totale. Non c’è nemmeno più l’MSI. Movimento Sociale di Giorgio Almirante che fu componente della Repubblica di Salò. Quindi c’è un collegamento diretto con il fascismo. Il Movimento Sociale è passato in Alleanza Nazionale con la famosa svolta di Fiuggi fatta da Fini.

Fini è andato nel 2003 in Israele a dire che la Repubblica di Salò fu una pagina vergognosa per l’Italia. Che le leggi razziali furono un infamia e che il fascismo fu parte del male assoluto. Questo fu un distanziamento mica da poco. Anche Fini è passato e Alleanza Nazionale è diventata Fratelli d’Italia”.

Fratelli d’Italia

“Possiamo dire che Fratelli d’Italia è un partito neofascista? Se intendiamo un partito in cui i componenti si alzano la mattina facendo il saluto alla mano o che vanno a piangere ogni 25 aprile sulla toma del Duce a Predappio. Probabilmente no, sicuramente no. Qualcuno ci sarà, ma fatti singoli.

Il problema è che ci sono alcuni movimenti estremisti che usano non solo la simbologia, ma anche metodi perfino violenti. Che furono del fascismo. Sono collegati o, bisognerà capire, quanto distanziati da Fratelli d’Italia. Il problema è questo”.

Le elezioni di settembre

“Come comportarci con le elezioni? Io avrei un sistema, spero che sia anche il vostro metodo. Io credo che la differenza fra le persone non la facciano le parole, che poi in cabina elettorale si moltiplicano a dismisura. La differenza la fanno i fatti. Stiamo ai fatti, Stiamo attenti ai fatti. Tenendo presente quello che amava dire, e qui mi piace citarlo, Massimo Cacciari, è cioè che on importa da dove veniamo. Importa dove andiamo, dove vogliamo andare. Teniamo presente questo” ha concluso Renzo Mazzaro.

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