La Voce della Città Metropolitana

Renzo Mazzaro: i femminicidi e la morte di Ennio Doris

Le scorribande di Renzo tra le notizie della settimana

È arrivato il venerdì con il nostro Renzo Mazzaro e le sue scorribande nelle notizie della settimana, un po’ come quando 007 va ad investigare.

Ciao Renzo Mazzaro, come stai?

“Grazie bene, spero altrettanto di voi. Il fatto più importante di questa settimana mi sembra la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne. Di tutte le cose che ho letto, due fatti mi hanno colpito. Una è la pubblicazione sul Corriere di una lettera molto toccante di una signora di Catania. Questa signora raccontava della figlia che nel 2015 è stata uccisa a 20 anni con 48 coltellate dal suo compagno. Era un uomo violento.

Questa coppia aveva una bambina di 2 anni che adesso vive con la nonna. La nonna, raccontando il fatto, dice che quando si parla di femminicidio non bisogna concentrarsi sulle donne, ma bisogna avere attenzione all’uomo. È l’uomo che va indagato con la sua rabbia irrefrenabile. Come mai si forma questa rabbia e come si può fare per arginarla e capirla in tempo? Questa riflessione qui mi pare veramente fondamentale e circola poco.

Il secondo fatto riguarda il parricidio. Il parricidio è successo nel 2020, lo scorso anno a Torino. Un ragazzo di 20 anni ha ucciso a coltellate il padre. Un fatto di sangue molto tragico che però vede il ragazzo assolto perché il fatto non costituisce reato dalla Corte d’assise di Torino. Evidentemente il padre era un uomo violento, minacciava la famiglia, soprattutto la moglie. Questa sentenza è stata un capolavoro della difesa perché il minimo che rischiava l’imputato erano 14 anni. L’avvocato è stato ingaggiato e pagato da un imprenditore veneto: Paolo Fassa, della Fassa Bortolo”.

Che tra l’altro ha donato anche molti fondi per il Covid. È un imprenditore molto generoso, un po’ come Doris.

“È molto generoso e attento. Lui non conosceva e non aveva molto a che fare con questa famiglia di Torino. Ha letto sui giornali che il ragazzo in questione non era drogato, non era violento, era un bravo ragazzo che andava benissimo a scuola e che era apprezzato anche dagli insegnanti. Tutti ne parlavano bene. Lui ha deciso che un ragazzo così non poteva vedersi la vita stroncata da un fatto più grande di lui, contro il quale aveva reagito con l’unico modo che aveva trovato”.

La rabbia distrugge un clima familiare che dovrebbe essere sereno. Se non è la madre che si ribella, si ribella il figlio. Sono due volti della stessa medaglia.

“Hai citato Ennio Doris. Questa settimana è morto questo grande banchiere visionario. Molti anni fa diceva: ‘Le banche finiranno come le cabine del telefono. Poiché si telefona in un altro modo, non ci va nessuno, dunque a cosa servono?’ Infatti lui ha inventato la banca senza sportelli. Anche questa è una persona di grande integrità morale che ha lasciato molti ricordi positivi. Ne hanno parlato tutti benissimo ed è stato l’unico socio di Berlusconi.

Voglio ricordare un fatto che stento a credere: è stato l’unico banchiere al mondo che ha pagato di persona le perdite dei suoi risparmiatori che avevano gli avevano consegnato i soldi. È successo nel 2008, quando Banca Mediolanum, la banca di cui è socio con Berlusconi, è finita nel crack della Lehman Brothers, banca americana. C’erano 10.000 persone che avevano perso i soldi. Doris ha convinto Berlusconi a tirare fuori i soldi. Mi pare che fossero 180 milioni di euro: lui ha tirato fuori la maggioranza e Berlusconi il resto, che è una cosa che non si usa. Non si è mai vista”.

Questa è naturalmente generosità, ma è anche intelligenza perché lui basava tutto sulla fiducia. Quindi credo che quei soldi li abbia poi recuperati in poco tempo. Confermi Renzo Mazzaro?

“Esattamente questo. È andata proprio così. L’anno dopo Mediolanum ha avuto un aumento di incassi e di introiti dai risparmiatori perché tutto si regge sulla fiducia ed è evidente che questa fiducia così onorata ha ripagato.”

Questa potrebbe essere anche una lezione. In un mondo in cui, in effetti, la fiducia non esiste più. Giusto Renzo Mazzari?

“Non solo. Ma nel Veneto dove abbiamo avuto due banche che sono messe malissimo in cui i banchieri sono stati processati o sono ancora sotto processo. Per esempio, proprio a Treviso, finirà il 23 dicembre il processo a un banchiere e all’amministratore delegato di Veneto Banca che adesso è imputato. Si chiama Consoli. Esattamente il processo finirà il giorno prima della scadenza dei termini della prescrizione. Invece poi c’è sempre il Covid che tiene banco. Abbiamo visto il super green pass per passare un natale normale. Se andrà così, ho letto che noi nel Veneto spenderemo la bellezza di 100 milioni di euro tra regali e nessi e connessi durante il periodo di natale.”

Non è una notizia frivola. È una notizia che fa girare l’economia. Dico bene Renzo Mazzaro?

“E come no. Invece c’è sempre il solito no-vax, super esposto e secondo me anche illeso, perché questa persona che cito adesso è uno di Conegliano che si era presentato come candidato alle amministrative per le elezioni del sindaco. Questo perché a Conegliano si è votato.

Si è presentato con una lista che si chiamava Norimberga 2, voleva mettere sotto processo il governo per la dittatura sanitaria come dicono questi del no-vax. Ha avuto solo l’1 o il 2%. È anche un ultra cattolico che è andato di recente a Medjugorje ed è tornato con il Covid. Adesso sta in ospedale in terapia intensiva ed è sbeffeggiato sui social dove tutti dicono “perché non stai a casa tua a curarti con le cure medicinali?”.

Si, ecco, non è molto bello perché in questo momento bisognerebbe invece dire “ci dispiace molto che ti sia successo”, no? È anche questo un segnale di questo clima d’odio che c’è.

“Però voglio dire che tra i messaggi che mi sono arrivati, ci sono anche questi: “facciamo in modo che capisca e che capirà finalmente” “speriamo che guarisca”. C’è invece una notizia che a voi veneziani, dico voi perché io non voto a Venezia, può darsi che interessi. Il sindaco Brugnaro potrebbe presentarsi anche per la terza volta come candidato sindaco. È una cosa che le norme non consentono in Italia, però c’è chi lo propone.”

È vero. Il presidente dell’ANCE l’ha proposto. Però non è detto che vinca le elezioni, va detto anche questo.

“Non solo. Io vi lascio i vostri commenti veneziani perché io non voto a Venezia, però se dovessi dire la mia e la dico, tutti noi guardiamo agli Stati Uniti come paese leader eccetera. Lo citiamo spesso e citiamolo anche sta volta. Se negli Stati Uniti fai due mandati, ne fai due e dopo basta. Non è che c’è un terzo, per nessuno motivo. I motivi per cui si fanno due mandati sono evidenti perché due sono più che sufficienti per creare creare e consolidare abitudini che possono anche non essere regolari.”

Si creano delle tentazioni anche per il galantuomo. Va detto che Cacciari ha fatto tre volte il sindaco anche se non in modo consecutivo. Giusto Renzo Cacciari?

“È questo qui il punto, non devono essere consecutivi. Poi non è neanche detto che bisogna per forza pensare alla disonestà. Ci sono solo delle abitudini consolidate che possono sfavorire persone e favorirne delle altre in modo non corretto. Invece l’ultima notizia, quella più curiosa della settimana è che, ad Asiago, un branco di lupi sono arrivati a cercare cibo quasi vicino al centro del paese. Naturalmente di notte. Gli abitanti che si sono accorti della faccenda per allontanarli sono usciti con le pentole, facendo rumori e cercando di mettere in fuga queste bestie.”

È bellissima questa notizia. Non occorre sparare, basta usare delle pentole, batterle e fare rumore. Questo dimostra che i lupi non sono cattivi, hanno paura dell’uomo.

“Io spero di non trovarne visto che vado spesso anche ad Asiago e anche perché dovrei portarmi dietro una pignatta. Concludo, come al solito, come tre Urrà per il presidente Luca Zaia. Si chiama presidente però e non governatore, adoperiamo le parole giuste” ha concluso Renzo Mazzaro.

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