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Max Cerba: la start up innovativa “Regali del cuore”

Libri e canzoni personalizzate è la nuova frontiera delle idee-regalo sperimentate da una nuova start up. Ce ne parla il suo fondatore Max Cerba che cerca sostenitori

Maria Stella Donà intervista Max Cerba, ideatore della start up “Regali del cuore”.

In un era dominata dalle multinazionali che fanno di Internet il luogo privilegiato per vendere i loro prodotti, ecco che la creatività viene fatta rivivere anche attraverso le idee innovative di piccoli imprenditori come Max Cerba.

Non più solo t-shirt personalizzate ma adesso anche libri, canzoni e dischi: “L’idea” racconta Cerba, “è nata qualche anno fa mentre gestivo un’attività di rivendita online. Ma con l’avanzare dei giganti dell’imprenditoria digitale come Amazon, sostenere questo tipo di lavoro era diventato sempre più difficile. Così ho pensato di spingermi là dove le grandi catene di e-commerce non sono, o non ancora, arrivate”.

La start up

In questa innovativa start up vengono messe insieme più figure creative, dai narratori ai disegnatori, dai cantautori ai musicisti: ogni soggetto contribuisce a creare un pezzo unico che viene creato appositamente e su richiesta del compratore. Spiega Max: “Possiamo scrivere, per esempio, una canzone dedicata ad una persona in particolare, oppure un libro da regalare alla persona amata contenente le illustrazioni della propria storia d’amore”.

Regali del cuore

Tutte le opere che vengono confezionate da “Regali del cuore” non è possibile ritrovarle da nessun altra parte o riprodurre in nessun altro modo. Questo è ciò che rende particolare la sua start up: la realizzazione di qualcosa di unico che appartenga strettamente alla persona che lo commissiona. “Essendo prodotti artigianali la produzione non è così veloce, ma garantiamo l’assoluta singolarità del prodotto”.

La sfida di Max Cerba

La sfida più grande, però, sta nella ricerca di sponsorizzatori. “La tecnica che abbiamo adottato è quella del crow founding: vogliamo utilizzare le nuove tecnologie anche per trovare le risorse per mantenere questa attività. Abbiamo bisogno di micro finanziatori per sostenere il nostro lavoro, che in base a quello che decidono di dare avranno delle ricompense, anche quelle personalizzate. Per adesso,” conclude Cerba “i nostri principali clienti sono le scuole e gli asili”.

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