Cultura e Spettacolo

Rapporto Censis sulla comunicazione

Secondo l’ultima rilevazione del Censis gli italiani comunicano sempre di più via social – con lo smartphone – leggono meno, ma continuano a guardare la tv.

Smartphone in crescita, libri e giornali di carta in flessione, televisione stabile. Questo il quadro del rapporto degli italiani con i media, nella fotografia scattata da Censis e Ucsi nel 14/mo Rapporto sulla comunicazione – dal titolo “I media e il nuovo immaginario collettivo” – presentato oggi a Roma.

Dalla ricerca, promossa da Facebook, Mediaset, Rai, Tv2000 e Wind Tre, è emerso che la crescita degli utenti di internet ha rallentato il ritmo, ma prosegue: nel 2017 gli italiani sul web, grazie a smartphone e social network, sono il 75,2% della popolazione, l’1,5% in più rispetto all’anno scorso. Il cellulare è usato dall’86,9% dei soggetti, con netta preferenza per lo smartphone (69,6% del totale, a fronte del 15% nel 2009!).

Gli utenti di WhatsApp, il 65,7%, coincidono praticamente con i possessori di smartphone, mentre circa la metà della platea usa i due social più popolari, Facebook (56,2%) e YouTube (49,6%). Notevole il passo in avanti di Instagram, che in due anni ha raddoppiato la sua utenza, arrivando a circa il 21%, mentre Twitter resta attestato al 13,6%.

Tra il 2007 e il 2016 il valore dei consumi complessivi ha subito una significativa flessione (-3,9% in termini reali), ma la spesa delle famiglie per gli smartphone ha segnato anno dopo anno un vero e proprio boom: +190% nel periodo 2007-2016, per un valore di poco meno di sei miliardi di euro nell’ultimo anno. Parallelamente la spesa per libri e giornali di carta  ha subito un crollo verticale del 37,4%

La tv tradizionale conferma di avere un seguito elevatissimo, pur registrando un calo nel numero degli spettatori (il 92,2% di utenza complessiva ( -3,3%), quella satellitare raggiunge quasi la metà della popolazione (il 43,5%). Cresce al 26,8% la tv via internet e decolla la mobile tv, raddoppiando in un anno gli utenti, dall’11,2% al 22,1%.

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