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Rapina di gioielli a Palazzo Ducale: i segreti della Polizia

Diffuso il video della rapina di gioielli avvenuta lo scorso gennaio a Palazzo Ducale. I ladri sono stati individuati grazie a una foto postata su Facebook dal leader della banda.

Geo localizzatori, telecamere, programmi di ricostruzione facciale e tavoli touch screen sono solo una parte degli strumenti che hanno permesso di ricostruire il furto dei gioielli dalla collezione «Tesori dei Moghul e dei Maharaja» a Palazzo Ducale lo scorso gennaio. Sono stati individuati i percorsi fatti dalla banda, i loro volti, le loro altezze, fino a risalire alle loro esatte identità; il progetto è interamente made in Italy, ottimamente diretto dalla Procura di Venezia. 

Tutto questo è stato mostrato in un video diffuso in queste ore dalla Questura di Venezia, il quale svela come la tecnologia sia diventata fondamentale per ricostruire le scene del crimine. Con l’aiuto della tecnologia, infatti, gli specialisti informatici della Polizia di Stato, che per mesi hanno coadiuvato gli investigatori della Squadra mobile di Venezia coordinati dal Servizio Centrale Operativo, hanno portato all’individuazione e all’arresto nel novembre scorso in Croazia di cinque ladri.

Ad incastrare la banda è stata in particolare una foto postata su Facebook dal capo – Vinko Tomic, membro del noto gruppo criminale Pink Panther -, una distrazione fatale: grazie al confronto tra immagini già possedute e questa foto, gli investigatori hanno riconosciuto l’autore del furto al palazzo veneziano. Nella foto pubblicata in Facebook, l’uomo indossava lo stesso identico anello che aveva al dito quando ha messo a segno il colpo alla mostra.

Quattro componenti della banda sono cittadini croati e il quinto è un serbo, tutti maschi tra i 43 e i 60 anni d’età. Gli arresti sono stati effettuati nella zona di Zagabria e in Istria. Il capo della banda, Vinko Tomic, era ricercato anche in Svizzera per un furto di gioielli del valore di circa dieci milioni di euro, avvenuto nel 2011 a Basilea, anche quella volta durante una mostra. 

Tomic, come si vede nel video, ha materialmente prelevato i gioielli dalla teca e altri due uomini della banda hanno fatto da palo mentre si trovavano all’interno della Sala dello Scrutinio.  I ladri sono stati seguiti, almeno virtualmente, dagli occhi delle telecamere veneziane. La loro fuga è stata immortalata a partire da Palazzo Ducale fino a Piazzale Roma. Qui la banda è salita a bordo di una vettura ed è partita alla volta della Croazia.

Il gruppo è accusato di concorso in tentato furto e concorso in furto aggravato.

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