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Medici di base e privatizzazione: ne parla Manuela Lanzarin

E' arrivata la risposta della Regione Veneto ai medici di base: non ne vogliono più sapere di dialogare con il loro datore di lavoro. Sono entrati in agitazione e temono maggiori carichi di lavoro e l'assessore Lanzarin replica che è la legge nazionale che prevede l'introduzione dei turni notturni

Botta e risposta a distanza tra i medici di base del Veneto e l’Assessore Regionale alla Sanità Manuela Lanzarin dopo la rottura delle trattative decisa unilateralmente dalla F.M.M.G., la Federazione di Categoria del Veneto, annunciata ieri.

Il problema dei medici di base

“Non c’è alcuna intenzione di voler privatizzare il prezioso ruolo dei medici di famiglia”, ha risposto l’assessora che non è apparsa preoccupata per lo stato di agitazione dichiarato dalla preziosa risorsa sanitaria territoriale. E al duro comunicato della F.M.M.G. diffuso ieri, mercoledì, ha replicato che intende proseguire gli incontri con la categoria, ora che si è insediato il nuovo direttore generale della sanità Massimo Annicchiarico.

“Con loro ci eravamo già anche incontrati e avevamo già anche parlato e anche, gesto di cortesia, avevo detto che con l’arrivo del nuovo direttore generale, il dottor Annicchiarico, sarebbe stato opportuno, oltre la conoscenza, aprire il percorso. Io vorrei rimarcare che noi, in base all’ultimo ACN, quindi l’Accordo Collettivo Nazionale che è stato approvato a livello nazionale in aprile, dobbiamo aprire la trattativa con loro. Abbiamo chiesto la composizione della Delegazione Trattante, 10-15 giorni fa ci sono stati dati i nominativi di chi parteciperà alla Delegazione Trattante e la convocheremo.”

Lanzarin dunque tira dritto e scarica sul Governo la responsabilità di aver rivisto le mansioni dei medici di base prevenendo un impegno a turno 24 ore su 24 nelle case di comunità.

La privatizzazione e le case di comunità

“Non c’è nessuna volontà di andare verso la privatizzazione, c’è la volontà invece di rafforzare il più possibile la medicina territoriale e quindi far sì che i nostri assistiti, i nostri cittadini, abbiano un punto di riferimento chiaro. PNR ci impone di costruire 99 case di comunità e la Regione le sta costruendo distribuite in tutto il territorio Veneto. il DM 77 che ha seguito il PNR è il DM, Decreto ministeriale, che dà gli standard organizzativi. Il DM 77 implica che le case di comunità abbiano degli emulatori aperti h24 dove i medici di base si devono turnare.”

Il dialogo con la medicina territoriale

“Altra cosa, invece, l’organizzazione territoriale, e quindi le medicine di gruppo, le reti eccetera su cui stiamo lavorando… Per quanto mi riguarda il dialogo con la medicina territoriale rimane aperto.”

Leggi anche: Medici di famiglia in agitazione: “vogliono privatizzarci”

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