I lavoratori del porto turistico sono disoccupati da febbraio e sono stremati. Le proteste sono scoppiate nella mattinata a piazzale Roma e Venezia.
Lavoratori del porto
Per loro sarà un Natale terribile e quel che è peggio e che non vedono futuro. L’angoscia però attanaglia tutti i lavoratori del porto non soltanto con il blocco delle crociere. Anche con il rallentamento delle attività dello scalo commerciale a causa del Mose e del mancato scavo del canale dei petroli a causa del quale le navi grandi vengono respinte.
La protesta è avvenuta a Venezia
L’iniziativa si è svolta tra le 8 e le 9 di oggi a piazzale Roma, a Venezia, ed è stata indetta dal Comitato Venezia Lavora, la voce di portuali del turismo con il sostegno dei sindacati di categoria. Già prima che esplodesse in tutta la sua gravità l’emergenza Covid il settore delle navi da crociera cominciava a perdere appeal a Venezia tanto che dalla primavera 2021 la compagnia MSC aveva trasferito dalla laguna a Trieste il suo nuovo hub conferma per i viaggi in Dalmazia e Grecia con la MSC Lirica.
La pandemia ha congelato il business delle crociere
I mesi di pandemia poi hanno congelato tutto il business legato alla crocieristica, ma poteva essere il momento giusto per prendere decisioni sulla riorganizzazione degli scali a Venezia di grandi e piccole navi e invece non solo non si è deciso nulla e pochi hanno ricevuto i ristori. Si sono accumulati ritardi sull’avvio dello scavo di canali per diatribe politiche e infine è sopraggiunta la messa in opera del Mose che con la conca di navigazione per far passare le navi anche con le paratoie alzate costringe il porto a rimanere chiuso.
Le dichiarazioni di Varagnolo, De Terlizzi e D’Addio
“occorre formulare degli scenari percorribili per la continuità operativa del porto per intercettare il mercato crocieristico internazionale al termine della pandemia. Insomma, una pianificazione in vista della partenza della prossima stagione”. Dichiarano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Renzo Varagnolo per Filt Cgil, Marino De Terlizzi per Fit Cisl e Andrea D’Addio per Uiltrasporti.
