Cultura e Spettacolo

Presentato il nuovo calendario di Miss Italia

È dedicato a Venezia e Jesolo il nuovo calendario di Miss Italia presentato venerdì mattina a palazzo Ca’ Vendramin Calergi

L’organizzatrice del concorso lo definisce “Il calendario del rispetto”: coglie infatti questa occasione per reclamare il dovere di tutti nei riguardi della  Bellezza, delle donne, dell’ambiente e dell’architettura.

ʺQuesto calendario – ha dichiarato nel corso del suo intervento Linda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia  – è l’espressione della poesia e dell’eterna bellezza, oltre a ribadire l’impegno e il sostegno alla campagna  #EnjoyRespectVenezia con la quale ricordiamo a turisti e cittadini che la bellezza per essere tutelata e salvaguardata, va rispettataʺ.

ʺSiamo entusiasti di questo lavoro – le ha fatto eco Flavia Pastò, assessore alla Cultura del comune di Jesolo – perché ha colto l’essenza della nostra città; il fotografo infatti ha saputo raccontare la bellezza di una città come la nostra che non è soltanto turismo ma anche e soprattutto, naturaʺ

Niente lustrini né pose glamour, ma bellezza e cultura declinati al femminile. E’ questo il senso del reportage di Miss Italia dove protagonisti sono anche i luoghi, scenari dal grande fascino come Venezia e la sua laguna, patrimonio mondiale dell’Unesco, interpretati dall’obiettivo di Gabriele Micalizzi, fotogiornalista in zone di conflitto, scelto dalla patron per raccontare il Concorso, emblema del Paese.

ʺIl calendario di Miss Italia è espressione di una bellezza non patinata, molto vicina alle tinte neorealiste che illuminano il bianco e nero degli scatti – ha scritto Patrizia Mirigliani in una nota – E’ la sintesi, con la sua sfida al multiculturalismo e alle differenze, della modernità di un Paese che, dopo 78 anni, ancora plaude al passaggio di Miss Italia.

ʺIl Concorso – ha concluso poi la patron – ha un legame con la tradizione ma raccoglie le sfide imposte dalla contemporaneità con uno sguardo sempre rivolto al futuro. Non c’è modernità che tenga davanti alla favola: le bambine, infatti, anche nel terzo millennio, continuano a sognare di potere indossare la corona subendo il fascino ‘aristocratico’ di Miss Italiaʺ.

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