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Eraclea: si teme l’onta dello scioglimento del comune per mafia

Volti nuovi per ripartire. Dopo la relazione del prefetto di Venezia inviata a Roma in cui si confermano le infiltrazioni mafiose, il mondo politico fa un passo indietro e La lega sta pensando amministratori che nulla hanno a che vedere con il passato

Si mette male per Eraclea: si fa sempre più consistente la possibilità che il comune venga sciolto per infiltrazioni mafiose, un’onta mai riservata ad alcuna amministrazione della regione. Del resto la relazione del Prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto ha individuato elementi di continuità tra la presenza del clan dei casalesi e la politica cittadina vagliando gli atti della giunta dell’ex sindaco di Eraclea Mirco Mestre.

Possibile scioglimento del comune

Ora la relazione arriverà sul tavolo del Ministro degli Interni Luciana Lamorgese che essendo stata prefetto di Venezia, conosce bene anche il veneto orientale e avrà ulteriori elementi per valutare se proporre al Consiglio dei Ministri lo scioglimento del Consiglio comunale per mafia.

La decisione finale comunque spetterà al Presidente della Repubblica. Le conseguenze potrebbero essere devastanti per il territorio, sia dal punto di vista dell’immagine (la spiaggia del comune attira migliaia di turisti ogni anno), sia dal punto di vista degli investimenti.

Nuovi volti per Eraclea

Eraclea ha bisogno di ripartire, ha dichiarato Giovanni Burato, segretario della Lega, con volti nuovi. La relazione parla di complicità e connivenze con i Casalesi di due giunte e gli episodi indicatori vanno dall’interessamento diretto degli amministratori comunali per la vendita di un albergo di proprietà dei casalesi al procacciamento di voti per le elezioni di consiglieri comunali vicini al clan.

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