Cultura e SpettacoloMostre a Venezia

Palazzo Zaguri: tutti in coda per gli arazzi delle meraviglie

“Da Kandinsky a Botero. Tutti in un filo”: a Palazzo Zaguri oltre 9mila visitatori nel periodo natalizio. Il successo di una mostra anomala per cui Italiani e stranieri sono arrivati appositamente a Venezia

Portare arazzi e opere d’arte per un valore di cinquanta milioni di euro nel cuore di Venezia è stata una grande scommessa, economica e culturale. Ci voleva un visionario, uno cui piace rischiare, invece di andare sul sicuro. Un imprenditore veneto che ha deciso di investire in cultura, piuttosto che trasferire i propri capitali all’estero, o semplicemente di capitalizzare nel mattone. In assoluta controtendenza, in un periodo economico particolare come l’attuale, un uomo, e la sua visione, sbancano i botteghini da Venezia a Jesolo passando per Milano.

Tutti in coda per gli arazzi delle meraviglie

I grandi maestri del Novecento sono conosciuti per i loro quadri, non certo per riproduzioni a fili intrecciati tessuti da abili mani femminili grazie a un visionario astigiano che porta il nome di Ugo Scassa. Da Kandinsky a Botero, passando per Dalì, Miró, Casorati, Capogrossi, Andy Warhol, i colori di Matisse e Paul Klee, Palazzo Zaguri ha risvegliato le menti degli amanti dell’arte, tanto da muovere un fiume umano di 9mila persone durante le festività natalizie. “Potete immaginare, creare e costruire il luogo più meraviglioso della terra ma occorreranno sempre le persone perché il sogno diventi realtà”. Nelle parole di un illustre visionario come Walt Disney è racchiuso il grande successo di una mostra che sta richiamando appassionati e curiosi da tutta Italia e dall’estero. Persone arrivate a Venezia solo ed esclusivamente per gli arazzi di Palazzo Zaguri, che puntualmente ringraziano all’uscita per aver “passato due ore immerse nella bellezza”.

Mauro Rigoni, Ad di Venice Exhibition, veneto DOC, amante del rischio, dell’originalità, delle sensazioni forti capaci di regalare emozioni, è un fiume in piena: “È un grande successo per una grande scommessa. La prima volta che Donatella Davanzo e Silvana Cincotti, egittologhe di grande fama, mi hanno proposto di esporre gli arazzi di Ugo Scassa a Palazzo Zaguri, ho sentito un brivido. Passare dagli strumenti di tortura ad arazzi e tappeti era una sfida immensa, ma le opere erano fenomenali, e non ho proprio resistito a mostrare per la prima volta al mondo tanta bellezza. Sapevo bene come fosse un rischio, ma non esiste “prodotto di nicchia” nell’arte, esiste solo la voglia e la possibilità di far conoscere al mondo capolavori da decenni chiusi nei caveau. La gente l’ha capito e la coda davanti a Palazzo Zaguri durante le feste di Natale è la risposta di un passaparola che corre tra i social, il web, gli appassionati e i curiosi. Perché senza curiosità siamo solo dei vegetali”.

Vittorio Sgarbi di nuovo a Venezia

Una sfida che gli è valsa i complimenti di Vittorio Sgarbi, voce che accompagna i visitatori attraverso le audioguide gratuite, che prossimamente tornerà nella città lagunare per una lectio magistralis sulla mostra.

Donatella Avanzo domenica 3 febbraio a Palazzo Zaguri

Un pomeriggio con chi questa mostra l’ha sognata e realizzata, pezzo dopo pezzo, capolavoro dopo capolavoro, facendo dialogare gli arazzi con opere mirabili di artisti contemporanei, e non solo. Una visita guidata senza alcun sovraprezzo, per vivere da vicino la genesi della mostra e i suoi segreti ma anche e soprattutto gli aneddoti intorno ai capolavori e al rapporto personale intercorso tra Ugo Scassa e i più grandi artisti del ‘900, tra cui spicca la figura di Ezio Gribaudo, uno degli ultimi dinosauri dell’arte e dell’editoria, vincitore di una delle più importanti edizioni della Biennale d’Arte di Venezia, che proprio il 10 gennaio compirà novant’anni.

Anatomy Leonardo

“Anatomy Leonardo”: l’omaggio di Palazzo Zaguri a Leonardo da Vinci. La controversa “Figura in orgasmo” arriva a Venezia. Il 2019 vede Venice Exhibition impegnata nella realizzazione di tre nuove mostre. A Venezia, per la prima volta al mondo, 50 reperti anatomici ispirati ai disegni del genio toscano faranno il loro ingresso nel polo espositivo permanente di Palazzo Zaguri.

Un’esposizione unica nel suo genere per l’originalità delle opere esposte, in un contesto pronto a stupire ancora una volta i visitatori dell’antico palazzo veneziano. Nel 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, avvenuta il 2 maggio nel maniero francese di Clos-Lucé, Palazzo Zaguri presenta al pubblico le installazioni di cadaveri plastinati che riproducono cinquanta dei suoi più celebri disegni anatomici, prima tra tutte la tanto discussa “Figura in orgasmo”: tra parecchie polemiche, difesa a spada tratta proprio da Vittorio Sgarbi, l’opera ha riscosso enorme successo a Milano all’interno di Real Bodies.

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