Il surrealismo di Martini
Nato a Oderzo nel 1876 e scomparso nel 1954, Martini è stato definito dalla stampa inglese un “genio dell’inchiostro italiano” durante una mostra a Londra nel 1914.
La sua opera si distingue per la sua abilità come illustratore, con un particolare focus sul disegno, che ha contribuito a limitare la sua fama nel corso del tempo. Tuttavia, le sue creazioni visionarie e misteriose, emerse in un periodo di grande decadenza culturale, hanno influenzato numerosi artisti, musicisti e cineasti, da Dylan Dog a Alfred Hitchcock.
Riscoprire l’eredità di Martini
Nel 2024 ricorre il settantesimo anniversario dalla sua morte, e la sua città natale, Oderzo, sta vivendo un anno di celebrazioni dedicate alla sua arte. La Pinacoteca di Oderzo, che custodisce il più grande patrimonio di opere e documenti di Martini. Sta diventando un centro vitale di attività culturali grazie alla Fondazione Oderzo Cultura.
Le celebrazioni culmineranno in una mostra imperdibile, dal titolo “Le Storie straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe”, che si terrà dal 27 settembre a Palazzo Foscolo.
Una mostra da non perdere a Oderzo
Curata da Paola Bonifacio e Alessandro Botta, con il coordinamento scientifico di Carlo Sala, la mostra offrirà un viaggio affascinante attraverso oltre 120 opere, tra dipinti, disegni e volumi, provenienti da musei e collezioni private.
Molti di questi lavori sono inediti o non sono mai stati esposti prima, rappresentando un’opportunità unica per riscoprire la straordinaria arte di Martini. Ma anche il suo legame con il mondo letterario di Edgar Allan Poe.
Questo evento non solo rende omaggio a Martini, ma stimola anche un rinnovato interesse per un artista che ha profondamente arricchito l’immaginario collettivo.
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