Una svolta nella carriera di Nicola Pamio con la scelta dei ruoli minori
Nicola Pamio: “Io ho avuto la fortuna di questa capacità di trasformazione che ho. Nella prima parte della mia vita, per i primi sette anni, ho cantato le prime parti e questo portava ad essere in un modo, cioè a concentrarsi, ad avere un focus impressionante vocale e quindi con grande stress.
Poi ho scelto di fare questi ruoli minori. La capacità camaleontica sta proprio in questo: nell’intuire immediatamente quello che un regista, quello che un direttore d’orchestra vuole. Si tratta di una capacità di trasformazione incredibile in ogni ruolo.”
L’esplorazione di diversi linguaggi musicali per estraniarsi dalla massa degli interpreti
“È stata la mia fortuna un po’ perché poi questi ruoli mi hanno portato a fare anche un repertorio completamente diverso da quelle che erano la tradizione. Non solo la solita Traviata, io ho fatto diversi ruoli, ho fatto tutto e di più con ruoli in ceco-slovacco, ho fatto ruoli in russo, ho fatto ruoli in spagnolo, in inglese. Ho fatto di tutto, come per esempio Britten.
Ho fatto qualsiasi ruolo che mi ha un po’ tirato fuori dalla solita massa, perché comunque siamo in tanti che che vogliono cantare, che vogliono fare questo tipo di carriera. La capacità che ho avuto è di estraniarmi un attimo da quello che erano le solite cose.
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