Dopo l’apertura con “Downsizing”, la Mostra del Cinema di Venezia prosegue oggi con due film americani, un libanese e due italiani speciali fuori concorso.
Un red carpet di vip e stelle del cinema da dieci e lode (questa è la giuria, qui la presidente Annette Bening) e tanti applausi dopo la proiezione del film di Alexander Payne “Downsizing”, diretto da Alexander Payne e interpretato da Matt Damon, fotografatissimo insieme alla moglie Luciana Barroso.
Si è aperta così la 74/ma Mostra del Cinema, che oggi ospita in gara due film americani, con cast di altrettanto richiamo: “First Reformed” di Paul Schrader, con Ethan Hawke e Amanda Seyfried (qui l’arrivo al Lido dei protagonisti) e “The shape of water” diretto da Guillermo del Toro, con Sally Hawkins, Richard Jenkins e Octavia Spencer.
Il primo si muove tra la crisi spirituale di un reverendo e l’ambientalismo radicale, con esiti drammatici; nel secondo, ambientato ai tempi della Guerra Fredda, si conduce un esperimento su una creatura metà uomo e metà pesce, per trasformarla in arma vivente. In concorso anche “L’insulto”, del libanese Ziad Doueiri, che mette a confronto, appunto per un insulto, le comunità di fede cristiana e palestinese.
Una chicca per cinefili e appassionati di occultismo è “The Devil and Father Amorth”, documentario di William Friedkin, in cui il regista de “L’esorcista” del 1973, mostra un vero esorcismo eseguito da Padre Amorth, nel nord Italia, ad una donna che non è riuscita ad essere salvata dalla psichiatria.
E c’è spazio anche per l’attualità italiana, con due opere d’autore: l’evento speciale “Casa d’altri”, primo cortometraggio di Gianni Amelio (il suo sguardo sul terremoto di Amatrice) e “L’ordine delle cose“, di Andrea Segre che affronta il tema della crisi dei migranti in Libia: un funzionario del Ministero degli Interni italiano, specializzato in missioni contro l’immigrazione irregolare, cambia radicalmente parere dopo l’incontro con una migrante.
