In concorso, alla 75/ma Mostra del Cinema, lo statunitense “Vox lux” (con Natalie Portman e Jude Law), l’argentino “Acusada” e il tedesco “Never look away”.
Il film più atteso, nella settima giornata della Mostra di Venezia, è “Vox lux”, del giovane e talentuoso regista Brady Corbet, con Natalie Portman (affiancata da Jude Law) nei panni di una cantante rock/punk che deve fare i conti con una tragedia nazionale americana. Già vincitore del premio per la regia di “Orizzonti” e del Leone del futuro nel 2015 con “The childhood of a leader”, Corbet mette in scena un percorso verso la fama nell’arco di tempo che va dal 1999 al 2017.
Il concorso si tinge di giallo per gli altri due film in gara: “Acusada”, dell’argentino Gonzalo Tobal, racconta la storia di una studentessa agiata che viene accusata di aver assassinato la sua migliore amica, indagando sul dilagare della cronaca nera nei media e sugli effetti prodotti in chi ne è coinvolto; “Never look away” di Florian Henckel von Donnersmarck – ispirato a fatti realmente accaduti – attraversa tre epoche della storia tedesca narrando le vicende di una giovane coppia la cui relazione viene osteggiata per motivi indicibili, che affondano le radici in un crimine commesso molti anni prima.
Fuori concorso, invece, il documentario del maestro statunitense Frederick Wiseman, “Monrovia, Indiana”, che indaga l’America rurale, mostrando una piccola comunità dell’Indiana, per cercare di comprendere l’affermazione politica di Donald Trump.
Intanto stamattina il segretario generale della Cei, monsignor Galantino, ha consegnato a Liliana Cavani il Premio “Robert Bresson”, attribuito dalla Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla Rivista del Cinematografo, d’intesa con la Santa Sede: «Autrice refrattaria alle mode, radicale e felicemente provocatoria, la sua opera assorbe e restituisce con notevole forza espressiva la tensione intimamente cattolica tra la vocazione alla santità e la legge di gravità del peccato», recita una parte della motivazione.
