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Alta marea, morti e danni: “Mai visto nulla di simile”

L'elenco ancora approssimato dei danni in alcuni casi inestimabili: il tributo più pesante è stato dato dall'isola di Pellestrina

Alta marea: ore febbrili per i soccorritori. 170 gli interventi dei vigili del fuoco. Questa volta il tributo più pesante è stato dato dall’isola di Pellestrina, un avamposto, una strisce di terra in prima linea. La lunga striscia di terra che delimita la laguna è stata tutta allagata.

I morti

Un 78enne è morto fulminato da un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa. Un altro è stato trovato morto probabilmente stroncato da un malore.

I danni

“Mai visto nulla di simile” hanno detto in molti. Via via che l’acqua saliva scoppiavano gli incendi nelle centraline invase dall’acqua. Fiamme anche nel museo Ca’ Pesaro, già spente ma hanno provocato il crollo di un solaio al piano terra. Il fuoco ha attecchito anche in un edificio commerciale al Lido. Una sessantina le barche affondate o danneggiate pesantemente a causa della rottura degli ormeggi. Alcuni dei vaporetti Actv sono affondati, altri sono stati spinti a riva dalla forza delle onde. Stessa sorte per barche private e taxi. Per la prima volta è stato sospeso completamente il servizio actv.

Il nucleo sommozzatori sta lavorando da ore per sgomberare i canali e riattivare la circolazione acquea. Si è alzato in volo anche L’elicottero Drago 71 dei Vigili del Fuoco che è stato utile per individuare attraverso un sopralluogo sull’isola di Pellestrina i siti più idonei per piazzare le pompe ad alta capacità di aspirazione.

Alta marea

Acqua alta anche all’interno della Basilica di San Marco: tutta la cripta è stata sommersa e dentro la basilica, nel momento di picco di marea, si misurava dalla pavimentazione quasi un metro e 10 di acqua. l caffè Quadri. Il Gran Caffè Quadri, l’anima veneziana della tristellata famiglia Alajmo delle Calandre di Rubano, è stamane un guscio vuoto affacciato sul silenzio surreale di Piazza San Marco. All’interno L’acqua è salita a 1 e due centimetri. Quello che maggiormente preoccupa è l’effetto della salsedine penetrata nei muri che non se ne andrà quando l’acqua si ritirerà. La mareggiata ha colpito poi tutto il litorale fino al confine con Lignano (Udine). Causando problemi alla rete elettrica, tanto che gli operatori dell’Enel hanno lavorato tutta la notte.

Numerosi gli interventi nei Comuni di Cavallino Treporti e Jesolo (guarda l’intervista al sindaco Zoggia) per alberi abbattuti. Viene costantemente monitorata la situazione dei fiumi. C’è stata una rottura arginale sul fiume Lemene a Marano di Caorle. Maltempo a Jesolo 2019: prima stima dei danni

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