La crudeltà degli spacciatori
Legato a una poltrona, cosparso di alcol, a un passo dal rogo. Una punizione brutale, inflitta per un debito di droga di 5.000 euro. Solo l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato il peggio, sventando l’ennesimo episodio di feroce ritorsione messo in atto da un’organizzazione criminale attiva tra le province di Venezia, Padova e Treviso.
L’inchiesta, condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia, ha portato all’alba della scorsa settimana a un blitz che ha smantellato il sodalizio: 11 persone sono finite in carcere, una agli arresti domiciliari e altre due hanno l’obbligo di dimora. Il gruppo, composto da italiani e albanesi, aveva la propria base a Mira, da dove gestiva un fiorente traffico di cocaina che garantiva introiti mensili da 150.000 euro.
Una rete di spaccio e terrore
Le indagini, avviate nel novembre 2022 e concluse a dicembre 2023, hanno permesso di ricostruire la rete di spaccio e l’inquietante sistema di riscossione dei crediti. Chi non pagava veniva sottoposto a violente ritorsioni. Gli investigatori hanno raccolto prove di diversi episodi di estorsione ai danni di tossicodipendenti insolventi, alcuni dei quali ridotti in condizioni di grave pericolo.
Uno dei momenti più drammatici dell’indagine è stato l’intervento dei carabinieri per salvare un uomo, già immobilizzato e cosparso di alcol, pronto a essere dato alle fiamme con un accendino.
Il business della cocaina
Il traffico di droga gestito dalla banda era strutturato e altamente redditizio. Un grammo di cocaina veniva venduto a 100 euro. E i conti sequestrati dagli investigatori rivelano incassi per almeno 732.000 euro in poco più di un anno. Nel corso delle operazioni, le forze dell’ordine hanno recuperato un chilo e mezzo di cocaina, destinato alla piazza di spaccio locale.
L’inchiesta rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata nel territorio veneziano, confermando la pericolosità di queste organizzazioni che, oltre al narcotraffico, impongono il loro dominio con metodi di intimidazione e violenza. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri complici e ricostruire l’intera rete di distribuzione della droga.
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