Sara Zanferrari ci presenta il romanzo di Maria Segato “Come fiori nel gelo notturno”, esordio della giovane scrittrice e insegnante, Classe 1987, padovana, laureata a Milano.
“Come fiori nel gelo notturno” di Maria Segato
Esce a ridosso del Dantedì, il 25 marzo, questo bel libro, “Come fiori nel gelo notturno”: il rimando al racconto dantesco è ben visibile e chiaro all’interno dello scritto e nel titolo stesso. La storia si apre con una giovane professoressa, Chiara Gigli, la quale si ritrova a fare la supplente di italiano per 6 mesi in un istituto di geometri.
All’inizio poco considerata dai ragazzi, riuscirà pian piano a trasmettere il suo amore per la bellezza e la poesia e far quindi apprezzare la sua materia. In particolare, la materia sarà luogo di incontro con Iris, una ragazza di 16 anni orfana di madre da quando era piccola e che ora vive col padre, dovendo affrontare non pochi problemi economici e affettivi.
La situazione critica della vita di Iris la porta ad essere piuttosto ribelle e costringe la professoressa ad doversi interfacciare con lei, cercando terreni e soprattutto linguaggi comuni. Ma soprattutto la prof dovrà esercitare l’ascolto.
Il libro è un vero e proprio viaggio, in cui il filo conduttore è l’amore per la poesia, per l’arte e la bellezza. Un po’ come il viaggio dantesco dove è l’amore di Beatrice a salvare Dante.
“E’ un libro scritto molto bene, – commenta Sara Zanferrari – che ci fa capire che arte, poesia e amore sono alla portata di tutti e ci possono salvare la vita”.
