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Margot Galante Garrone e Giovanni Morelli: un omaggio a questi due artisti

Andrea Liberovici, figlio di Margot, sta realizzando un progetto per omaggiare l’eredità artistica di due grandi talenti che hanno lasciato un ricordo di umanità e generosità alla Città di Venezia

Nella casa dove abitavano Margot e Giovanni alla Giudecca tutto è rimasto com’era. Libri, musica, e bizzarri folletti appesi a dei fili. È tutto ancora intatto. Come il ricordo che ci hanno lasciato grazie ai loro grandi talenti. Lui musicologo, artista e uomo di scienza. Lei cantautrice, regista e marionettista. L’eredità che ci hanno lasciato

Il Ieri, 14 maggio, in occasione del compleanno di Giovanni, è andato in scena uno spettacolo all’Auditorium Santa Margherita di Venezia. Paolo Puppa ha letto dei brani tratti da “Animali immaginari” di Giovanni Morelli, la cantautrice Malva Rizzato ha interpretato le canzoni di Margot ed Elisabetta Pozzi ha presentato “La detestata sogliola”, il romanzo postumo della poliedrica artista appena pubblicato da Marsilio. Inoltre si è potuto vedere e ascoltare un frammento di una grande opera di Andrea Liberovici, figlio di Margot, musicista e regista.

L’opera è stata composta per la voce assoluta di Helga Davis. È nata da tante idee, ma principalmente da quella di casa come luogo che contiene chi ci vive, e che anche quando le persone se ne vanno, quello che hanno vissuto all’interno di quelle mura resta. Resta sotto forma di umanità e di eredità artistica in questo caso. Andrea Liberovici ha voluto proporre la casa dove ha vissuto con Margot e Giovanni come luogo in vita delle loro memorie.

Non solo. Anche come luogo di formazione, perchè questo spazio diventerà un progetto che si realizzerà l’anno prossimo negli Stati Uniti, in Europa e in Italia. Ogni stanza verrà proposta come luogo di formazione. Quindi ci sarà la stanza del gioco, quella del sogno, del conflitto, del nutrimento e altre. Tutte queste stanze interagiscono insieme come in un corpo, e insieme rispondono con vari echi.

Helga Davis è entusiasta del progetto. È onorata di essere a Venezia, città piena di ricordi di Margot, Giovanni e Andrea. Città dove il regista è nato e si è formato. L’esperienza di poter dormire dentro la loro casa alla Giudecca, ascoltare il rumore delle barche, e svegliarsi ogni mattina con il cinguettio degli uccellini è molto affascinante per lei. La cosa più importante, aggiunge, è poter vivere questo momento. Un momento di passaggio che per un figlio può essere anche di tristezza. Resta sempre un tributo e una celebrazione di vita.

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