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In manette tunisino sospetto affiliato dell’ISIS

Ha 25 anni, è tunisino e il governo del suo paese lo ritiene un terrorista dell'ISIS della cellula Daesh attiva in Tunisia per attentati con ordigni esplosisi. La Digos veneziana lo aveva portato in un un centro per il rimpatrio dove lo ha arrestato.

Arrestato dalla DIGOS di Venezia un venticinquenne tunisino, presunto terrorista ritenuto appartenente ad una cellula dell’ISIS. Era specializzato in attentati con ordigni esplosivi, e però secondo la polizia italiana non stava preparando attentati in Italia. Ad indicarlo come pericoloso è la polizia tunisina che ha spiccato un mandato di arresto internazionale per atti terroristici il 3 novembre scorso. La polizia italiana lo ha portato in carcere.

Mandato d’arresto per il presunto terrorista dell’ISIS

Agli investigatori italiani risulta che sia sbarcato a Lampedusa il 26 settembre scorso con un nome diverso e che poi abbia raggiunto Venezia. Il governo tunisino lo aveva già allora segnalato come pericoloso; per questo il giovane è stato mandato nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo.

Il presunto terrorista aveva chiesto di entrare nel circuito della protezione internazionale, anche se ha dichiarato che non intendeva rimanere in Italia. Il mandato d’arresto però ha fermato ogni suo tentativo di muoversi in Europa.

L’uomo è ora in carcere a Trieste

È in sintesi la storia dell’uomo che ora si trova in carcere a Trieste e non è detto che sarà giudicato dalla giustizia tunisina. Il giovane infatti si è riservato di decidere se tornare nel suo paese.

Il questore Maurizio Masciopinto di Venezia, ha posto l’accento sull’efficienza della DIGOS veneziana che non si è fatta cogliere impreparata dal mandato di arresto, avendo tenuto sempre sotto sorveglianza il sospetto terrorista.

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