Cultura e Spettacolo

Lira Tron: la riconiazione della prima Lira d’Italia

Si è tenuta mercoledì 19 ottobre la celebrazione della Lira Tron, prima Lira d'Italia, coniata su iniziativa di Niccolò Tron, 68esimo doge

Una storia partita 550 anni fa, dalla sede della Zecca della Serenissima e che oggi chiude il cerchio nello stesso luogo, dove si trova la Biblioteca Nazionale Marciana. Si è tenuta questo pomeriggio, mercoledì 19 ottobre, la celebrazione della Lira Tron, prima Lira della storia d’Italia, coniata nel 1472 su iniziativa di Niccolò Tron, 68esimo doge di Venezia. Diversi momenti hanno caratterizzato l’iniziativa, che hanno visto come madrina la soprano Katia Ricciarelli e l’intervento, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, dell’assessore ai Servizi al cittadino Laura Besio.

L’organizzazione della manifestazione

La manifestazione, organizzata con il supporto della Biblioteca Marciana, rientra nelle celebrazioni ufficiali della Lira e dell’Euro, ideate e coordinate dal giornalista e studioso Sandro Sassoli per ricordare l’uscita di circolazione della vecchia moneta a favore della valuta unica europea, esattamente vent’anni fa. Rientra, inoltre, nel palinsesto degli eventi di Venezia 1600.

Ad aprire il pomeriggio l’arrivo in Bacino San Marco di una “Gondolira”, una gondola addobbata con vecchie lire, a bordo della quale sono saliti Katia Ricciarelli e Andrea Baldi, presidente dell’Associazione Gondolieri Venezia che ha supportato la manifestazione.

Numerosi interventi sul tema

A seguire gli interventi di rappresentanti istituzionali e studiosi di storia e numismatica. Insieme all’assessore Besio, presenti al tavolo Stefano Campagnolo, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana e Stefano Valdegamberi, consigliere della Regione Veneto. Il convegno è proseguito con Sandro Sassoli, che ha introdotto il dibattito sul tema “Dalla Lira Tron alla Lira e all’Euro, fino alle nuove forme di monetazione elettronica”.

Dopo di lui si sono alternati Cristina Crisafulli, conservatore Collezione Numismatica della Fondazione Musei Civici di Venezia, Alex Ricchebuono, docente di Storia ed Evoluzione della Moneta dell’Università del Piemonte Orientale e Laura Villani, promotrice del premio Lira d’Oro.

L’importanza della Lira Tron

Dal confronto è emerso il carattere innovativo della Lira Tron, la prima moneta coniata in Europa con queste caratteristiche. Prima, infatti, come ha spiegato Crisafulli, la Lira era solo una unità di misura astratta. Per le sue dimensioni si può considerare lo spartiacque tra le piccole monete medievali e quelle più pesanti degli anni successivi. Al termine del dibattito la riconiazione della moneta, in argento, nelle stesse dimensioni di quella originale.

Il messaggio del sindaco Luigi Brugnaro

Anche il sindaco Luigi Brugnaro ha inviato un messaggio per l’occasione, con il quale ha sottolineato la specificità di Venezia “che dimostra così, ancora una volta, di essere la più antica città del futuro, quel luogo dove tradizione e modernità convivono e lo fanno da più di 1600 anni. La Lira Tron ne è un esempio che ancora oggi annoveriamo tra quelli che hanno fatto di Venezia la città dove l’innovazione diventa realtà. Quello spirito che ancora oggi ci appartiene e che continuiamo ad alimentare”.

Le parole di Laura Besio:

“Questa iniziativa è un omaggio a una città che è sempre stata luogo dove convivono un passato illustre e uno sguardo volto al futuro, una città dove potevi giungere da ‘foresto’ e ambire ad alte cariche come quella di Doge. Una città che, come la Lira, ha saputo estendere la sua influenza al di là dei suoi territori.

Oggi qui sentiamo un moto di orgoglio e io non posso che ringraziare chi ha scelto questa sede per rievocare la Lira Tron, nell’ambito di una narrazione che rientra nel 20.mo anniversario del passaggio dalla Lira all’Euro. Grazie a Sandro Sassoli, per portare questo progetto anche nelle scuole. E grazie alla Biblioteca Marciana e al Ministero della Cultura che qui ci ospitano.

Un ringraziamento, infine, a Katia Ricciarelli che ha voluto onorare oggi il suo legame con Venezia: la sua voce è espressione di eleganza e virtù, proprio come la nostra città”.

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