Un nemico formidabile, contro cui i medici si battono con successo inatteso e progressi notevolissimi: è la leucemia, a cui è dedicata la Giornata che si celebra lunedì 23 marzo.
Malattie tumorali originatesi nel midollo osseo, le leucemie si distinguono in acute e croniche, e mieloidi e linfoidi: abbiamo quindi la leucemia acuta mieloide e linfoide (LAM, LAL) e quella cronica mieloide e linfoide (LMC, LLC). “Sono particolarmente gravi e impegnative le forme acute – spiega il professor Renato Bassan, Primario di Ematologia degli Ospedali veneziani – per l’aggressività clinica, l’intensità dei sintomi e delle complicanze infettive, e la necessità di applicare schemi terapeutici molto intensivi e di lunga durata, con chemioterapia e trapianto di cellule staminali. Le forme croniche hanno invece un decorso assai più lento e consentono ai medici una adeguata gestione ambulatoriale”. Il progresso terapeutico è stato spettacolare: “Nelle leucemie acute – sottolinea il professor Bassan – si è raggiunta una sopravvivenza del 40-50% nell’adulto a cinque anni dalla diagnosi; nella leucemia mieloide cronica, addirittura, la sopravvivenza a cinque anni è del 90%, soprattutto grazie a nuovi farmaci biologici noti come inibitori delle tirosino-kinasi”.
“La lotta alla leucemia acuta – spiega ancora il professor Bassan – impone una interazione formidabile tra settore diagnostico, clinico e terapeutico-assistenziale, senza ritardi o errori nella individuazione dei problemi e nella applicazione delle terapie, con sicure competenze nella gestione di complicanze di ogni tipo e gravità. Per questo è stato progressivamente implementato un network professionale efficace con con Laboratorio Analisi, Servizio Immunotrasfusionale, Farmacia, Anatomia Patologica, Microbiologia, Malattie Infettive, PIC Team e Terapia Intensiva”.
L’Unità Operativa di Ematologia degli Ospedali veneziani è fortemente orientata alla cura delle leucemie acute, al trapianto di midollo osseo, ed in genere al trattamento delle malattie ematologiche più impegnative ed allo sfruttamento di tecniche terapeutiche innovative. Risorsa per la sanità veneziana, L’Ematologia veneziana riscuote un buon credito scientifico nazionale e internazionale: nella figura dell’attuale Direttore è centro coordinatore di due protocolli nazionali per leucemia acuta, ha prodotto numerose pubblicazioni scientifiche, ed ha acquisito un’importante autorevolezza nel consesso medico europeo.
L’unità dispone di 18 posti letto destinati a terapie intensive ematologiche incluso trapianto midollare allogenico (cioè da donatore compatibile), e rappresenta il terzo polo veneto per allotrapianto (l’unico nel Veneto orientale). Vi si eseguono circa 40 trapianti di cellule staminali all’anno (altri 10 trapianti da donatore non familiare sono inviati in altra struttura), di cui 15 di tipo allogenico e i restanti di tipo autologo.
Sono attivi 5 ambulatori giornalieri contemporanei suddivisi per sotto-specializzazione, uno dei quali dedicato alla terapia day hospital, settore autonomo con 12 postazioni infusionali.
I 5 ambulatori gestiscono 50-60 pazienti complessivi al giorno, incluse 6 prime visite ematologiche, eseguite con tempi di attesa ridottissimi, e con un numero di prestazioni giornaliere mai inferiore ai 12-15 casi per ambulatorio.
Questa organizzazione, possibile anche grazie al generoso contributo di AIL veneziana, consente di attuare la diagnosi e la terapia delle leucemie, dei linfomi e del mieloma e altre malattie del sangue nell’area vasta veneziana e oltre, come confermato dai dati di affluenza e ricovero (indice di attrazione >50%, turnover al 100%).
