Cronaca

Lavoro nero: denunciato il titolare di un negozio di abbigliamento

Controlli dei carabinieri assieme agli ispettori del lavoro a San Donà di Piave: Denunciato il gestore ed intimata la sospensione dell’attività. Sanzioni fino a 50mila euro

Nella mattinata del 21 novembre 2019, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Venezia, in servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Venezia, con il personale del Comando Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave, hanno eseguito un accesso ispettivo presso un negozio di abbigliamento sito nel centro abitato della cittadina; l’attività era volta a verificare il lavoro nero, il rispetto delle norme in materia di legislazione sociale, sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

Lavoro nero

All’esito del controllo, i Carabinieri hanno riscontrato l’impiego di manodopera in nero e violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel corso dell’attività ispettiva è stata registrata la presenza di due lavoratrici, impiegate come commesse, una delle quali risultata “in nero”. Per lei, pur lavorando presso quell’attività commerciale dai primi giorni del mese di ottobre 2019, non vi era stata la comunicazione preventiva di assunzione né era stato sottoscritto alcun contratto di lavoro, con pregiudizio della copertura assicurativa e previdenziale.

Sicurezza

Inoltre i militari dell’Arma, effettuando anche una vigilanza tecnica sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, hanno riscontrato la mancanza della valutazione dei rischi aziendali, l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza del personale e l’omessa installazione di un impianto antincendio.

Denuncia e la sanzione

Per quanto sopra, il legale rappresentante della società, gestore del negozio, è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Venezia e gli è stato inoltre notificato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, poi revocato il giorno successivo a seguito di regolarizzazione della lavoratrice interessata. Le violazioni amministrative e penali riscontrate prevedono la contestazione di sanzioni ed ammende per un importo complessivo di euro 50.000,00.

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