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Laura Costantini: “Tutte feriscono, l’ultima uccide”

Laura Costantini, del Collettivo Scrittori Uniti oggi ci racconta del suo nuovo libro. Un giallo scritto a quattro mani con Loredana Falcone, che racconta le indagini di Quirino Vergassola e Nemo Rossini; un maresciallo e un giornalista che rincorrono casi per le strade di Roma.

Questa è la nostra rubrica dedicata agli scrittori in libertà. Oggi il collegamento è con Laura Costantini. Che parla di un libro scritto a quattro mani, con Loredana Falcone. È una scrittrice che non è alla sua prima esperienza; questo però è il primo racconto di una trilogia. Un giallo. E c’è un personaggio nuovo che tornerà in altri due episodi. Grazie Laura Costantini di questo collegamento. Raccontaci.

“Grazie a te. Grazie ai telespettatori. Allora, questo è un giallo. Come abbiamo detto  la prima avventura di due investigatori un po’particolari. Il titolo è “Tutte feriscono, l’ultima uccide”; la traduzione di un detto latino “Omens feriont ultima negat”. Un riferimento più che altro alle ore. Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide. In questo caso il riferimento è un po’ diverso; e lo scoprirà ovviamente chi leggerà il thriller che è ambientato a Roma. Una Roma invernale, nebbiosa; un po’ diversa dalla rappresentazione che di solito si da della nostra città. Appunto io e Loredana Falcone siamo romane.

Ci sono quindi questi due personaggi: il maresciallo dei Carabinieri Quirino Vergassola e un giornalista; Nemo Rossini. Lui è un giornalista classico, vecchio stampo; quelli che consumano le suole in giro per le strade cercando la notizia e appassionandosi all’indagine. L’indagine verte su una serie di cadaveri che riaffiorano dal Tevere. Sono dei senza fissa dimora, dei clochard; tutti però caratterizzati da una tunica bianca, sono stati storditi con l’assenzio e hanno delle strane lettere stampate a fuoco sul petto. Tutto questo fa capire che queste persone si sono suicidate; ma probabilmente hanno un motivo ben preciso. Si comincia dunque ad indagare nell’ambito dei culti neopagani che sono abbastanza diffusi a Roma; che in questo caso rimandano ai riti della dea Vesta.”

Il fatto che ci sia un giornalista di mezzo, siccome anche tu sei giornalista; significa che in qualche modo c’è una componente biografica? In qualche modo anche tu ti inserisci un po’ in questo personaggio? Ti ci indentifichi?

“Sì. Ho dato al personaggio di Nemo Rossini gli strumenti del mestiere di giornalista che conosco. Ovviamente lui è un giornalista molto particolare e molto diverso. Intanto è un uomo. È una buonissima forchetta, abbastanza sovrappeso. È un pasticcione in un certo senso. Un po’ alla tenente Colombo. Un po’ stazzonato, sgualcito. Ha però una grande capacità di analisi delle cose che vede. E grande capacità di vedere le notizie quando gli passano davanti.”

Cosa che soltanto chi fa il giornalista in qualche modo percepisce in maniera particolare. Ricordiamo che Laura Costantini fa parte del gruppo ‘Collettivo Scrittori Uniti’. Lo ricordiamo perchè questo gruppo ci sta fornendo parecchi autori interessanti. Naturalmente questo libro edito dal ‘Vento Antico’ e si trova in tutte le librerie. E immagino su Amazon.

“Si si, anche sui digital store. Su Amazon c’è in versione cartacea che in Ebook e ovviamente anche nelle librerie è possibile ordinarlo senza nessun problema. Ricordo che è il primo di una trilogia che vedrà poi sempre i due protagonisti investigatori, ma storie diverse. Sono quindi autoconclusivi.

Laura Costantini, Loredana Falcone: “Tutte feriscono, l’ultima uccide”, Grazie in bocca al lupo.

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