La Voce della Città Metropolitana

La Ribalta Veneta ci racconta i suoi prossimi spettacoli

La compagnia teatrale Ribalta Veneta ha in programma due nuove commedie comiche per il mese di febbraio

La Ribalta Veneta è una compagnia teatrale che esiste dal 1978 ed ha da poco festeggiato 40 anni di attività. Televenezia ha intervistato Carlo Vianello, il fondatore della compagnia e Roberto Codato, il regista.

Gli spettacoli

La Ribalta Veneta continua a mettere in scena il teatro classico veneziano. I prossimi spettacoli sono in programma per sabato 23 febbraio nella sala Giovanni XXIII ad Olmo di Martellago e domenica 10 febbraio al Teatro Aurora di Marghera.

La compagnia riscuote sempre un grande successo di pubblico, con spettatori affezionati che li seguono; non dispiace nemmeno ai giovanissimi, che vi ritrovano le loro radici.

Carlo Vianello è uno degli ultimi attori classici veneziani; avendo una certa età non recita più ma ha festeggiato due anni fa al Toniolo la conclusione della sua carriera.

Le opere

Gli spettacoli che verranno messi in scena sono La scorzeta de limon di Gino Rocca e In Pretura di Ottolenghi. Il regista Roberto Codato ha spiegato che si tratta quasi di due spettacoli in uno, molto divertenti, preparati con tanta lavorazione.

Di Gino Rocca so è scelta una delle opere minori, ma non bisogna dimenticare che si tratta dell’autore di altre opere messe in scena anche dalla Ribalta Veneta, come Sior Tita Paron.

L’autore di In Pretura invece, Giuseppe Ottolenghi, è meno noto e soffriva anche di alcuni problemi psichiatrici. Si pensa che l’opera sia ispirata a fatti reali o verosimili. Infatti Ottolenghi amava andare in pretura a vedere i processi.

Vianello ha spiegato che la scelta è ricaduta sulle commedie comiche perché erano molto gradite alle persone, dal momento che andando al teatro uno vuole scordarsi dei problemi a casa.

Oltre il Veneto

La Ribalta Veneta è riuscita, con i suoi spettacoli divertenti, a scavalcare i confini regionali ed arrivare in tutto il nord Italia, fino addirittura a Pescara.

Lo spettacolo che hanno esportato è stato Sior Todero Brontolon, anche se hanno avuto bisogno di una traduzione dal dialetto del ‘700 all’italiano.

In quell’occasione la compagnia ha persino partecipato al Festival dell’Arte Drammatica di Pesaro; hanno vinto il primo premio come Miglior Rappresentazione di Opera Classica e il terzo premio come Miglior Gradimento del Pubblico.

L’attualità della tradizione

Uno degli elementi di maggior successo di questo genere di teatro sono i personaggi che permettono un riconoscimento; le opere sono costellate da ruoli tipici che si rispecchiano nelle nostre vite, mettono in scena il nostro quotidiano.

Dobbiamo comunque ricordare che tutti gli attori della compagnia sono volontari poiché questo genere di teatro non paga, hanno tutti un altro lavoro.

In cerca di un attore

La compagnia ha invitato a seguire le loro pagine social e ha ricordato che cercano un giovane attore, sui 18-19 anni.

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