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La Regione Veneto investe nell’industria aerospaziale

Si è discusso riguardo il mondo delle applicazioni satellitari, tecnologie innovative e investimenti.

A Venezia si è tenuto un meeting internazionale dedicato alle ultime conquiste dell’industria aerospaziale. Sono stati snocciolati numeri importanti del settore nel Veneto: 260 imprese, 5000 addetti coinvolti, un miliardo e mezzo di fatturato e la Regione oggi ha premiato i dieci migliori progetti presentati dai giovani dai 18 ai 25 anni

Industria aerospaziale: le parole del Sottosegretario Ministero Imprese e Made in Italy

Valentino Valentini: “È nata la New Space Economy ed è un ecosistema economico che deve sostenere di per se l’esplorazione dello spazio, delle orbite basse dove è più facile arrivare, nelle quali vengono fatte una serie di esperimenti e osservazioni e tutti i dati devono essere riportati alla terra. Per concludere, sappiamo che 1/3 del mondo ha internet con il cavo, il resto avviene attraverso i satelliti.

Le ricadute sono diffusissime, tutti noi compriamo l’orologio perchè ha il GPS. In realtà, il GPS ha un sistema satellitare che ci comunica, ormai siamo abituati a vederlo in auto e notare dove ci porta il navigatore e non ci rendiamo conto che oltre queste caratteristiche d’osservazione, noi dobbiamo utilizzare lo spazio per la meteorologia, l’agricoltura, la navigazione e la gestione del traffico.”

Le parole del Presidente rete innovativa AIR

Federico Zoppas: “Abbiamo delle start up che sono fatte sia da giovani e da aziende che si stanno sviluppando in università ed hanno bisogno di trovare la loro strada e come comportarsi nel mondo reale.”

Le parole del Sindaco di Venezia

Luigi Brugnaro: “Luca non mi aveva raccontato questo, quando l’ho visto presentare ho capito ed ha davvero il fiuto incredibile su questo. Secondo me, sentendo i ragazzi è il futuro loro, tantissimi sogni, dobbiamo spiegare cos’è questa cosa. Nelle scuole dobbiamo parlare di tecnica ed a cosa servono i satelliti che ci possono aiutare a studiare le maree. Adesso con questo progetto troveremo ancora più spazio. la stessa cosa vale per prevedere la siccità e come gestire le acque.”

Le parole della rettrice dell’università di Padova

Daniela Mapelli: “Proprio in questi istanti stiamo viaggiando verso Mercurio a bordo della Missione BepiColombo. A lui, Bepi Colombo, intitolato anche il nostro Centro di Ateneo per gli Studi Spaziali, è riconosciuto a livello mondiale come uno dei pionieri delle missioni spaziali. Uno scienziato capace di rivoluzionare con le sue intuizioni l’intera ricerca spaziale. L’Università di Ca’ Foscari è stato aperto nel 2019 ESA-Lab, un laboratorio interdisciplinare per la ricerca aerospaziale che fa parte della rete dei laboratori europei ESA.

Con IUAV è partita l’esperienza Horizon per la creazione di uno Spin-off su velivoli e aerei personali. E all’Università di Verona le attività di ricerca su robotica, tele-operazioni e sistemi autonomi insieme anche a quello dello Spin-off BZZ, contribuiscono tutte allo sviluppo della ricerca ingegneristica nell’ambito spaziale.”

Le parole del presidente Confindustria Veneto est

Leopoldo Destro: “Sono convinto quindi, che questo mix di specializzazioni aerospaziali e di cultura di impresa, di accademia che riesce a farsi industria ed industria che contamina tutte le intere file produttive di altri settori.”

GUARDA ANCHE: Space Meetings Veneto: il summit internazionale della space economy: speciale di Luigi Gandi

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