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Johnny Depp: 41 milioni di euro dalla propria ex

La battaglia legale di Johnny Depp contro l’ex moglie si sta surriscaldando: l’attore chiede ad Amber Heard più di 41 milioni di euro.

Delle mail dimostrerebbero che è stato lo staff dell’ACLU a scrivere il testo dell’articolo del Washington Post, in cui Depp (anche se mai citato) è uscito fuori come un “violento molestatore e ubriacone”. Amber Heard lo avrebbe solo firmato. Nel dicembre del 2018 l’ex di Johnny Depp è stata nominata dall’ACLU Ambasciatrice per i diritti delle donne.

La battaglia legale

Nell’articolo del Washington Post l’ex moglie del divo di Hollywood Amber Heard accusava l’ex marito, Johnny Depp (senza mai citarlo per via di un’accordo di non divulgazione) di aver subito violenze fisiche e abusi.

Ne è nata una battaglia legale che va avanti da due anni.

Depp chiede alla moglie un risarcimento da 41 milioni di euro perché asserisce di essere stato diffamato. Heard dopo aver ottenuto il divorzio dall’attore nel 2016, così come riportato all’epoca da Tmz, ha dichiarato che avrebbe ceduto in beneficenza il suo assegno di divorzio da 5,7 milioni di euro, oltre che al Children’s Hospital di Los Angeles, proprio all’ACLU (ossia l’Unione Americana per le Libertà Civili). Un ente che lotta per la tutela delle libertà individuali e per i diritti civili di tutti, in particolare delle donne.

Le email incriminatorie

Il Daily Mail, in un articolo pubblicato giovedì 27 maggio 2021, sostiene che l’attrice statunitense: “Ha approvato il testo scritto da un membro dello staff dell’organizzazione no profit. La bozza del pezzo ha subito varie revisioni legali da parte dell’avvocato della donna, che si è ben guardato dal menzionare Depp. Questo per evitare di violare l’accordo di non divulgazione presente nel loro patto di divorzio da 7 milioni di dollari, sottoscritto da entrambi”.

L’avvocato di Depp, Adam Waldman, una volta che è entrato in possesso delle email ha rilasciato una dichiarazione al Daily:

“Questi documenti dimostrano che l’associazione no profit ha scritto un falso editoriale, solo firmato da Heard. E quindi sono stati loro ad aver cospirato dall’inizio contro il mio assistito.  E coloro che tramano, scrivono e pubblicano contenuti diffamatori, persino i presunti sostenitori della libertà di parola, non sono immuni dalle conseguenze.”

Quando Amber Heard parlò della violenza

Nonostante il divorzio, il rancore e l’astio tra Depp e Heard sembra non essersi mai placato, nemmeno col passare degli anni.

E infatti nel dicembre del 2018 il Washington Post ha pubblicato un articolo bomba in cui la ex del divo americano si è espressa su violenza e abusi domestici, senza mai menzionare il marito. Tuttavia tutti hanno ricondotto le parole di Heard all’ex.

Le accuse di diffamazione

L’articolo ha scatenato le ire dell’attore anche perché il titolo – “Ho parlato contro la violenza sessuale e ho affrontato l’ira della nostra cultura” – non lasciava dubbi di interpretazione.

Chiunque ha rintracciato nella persona di Depp il protagonista delle parole di Amber. Anche perché i due hanno divorziato proprio per i presunti abusi dell’attore sulla ex moglie.

L’attore 57enne ha quindi citato in giudizio per diffamazione l’ex compagna, chiedendo un risarcimento da 41 milioni di euro, sostenendo che l’articolo includeva riferimenti al loro matrimonio fallito (cosa espressamente vietata dal loro accordo di non divulgazione) e in più perché lo ha descritto e etichettato ingiustamente come un mostro violentatore.

Johnny Depp cita in giudizio anche L’ACLU

L’organizzazione no profit ha tempo fino a venerdì 28 maggio 2021 per rispondere alla citazione in giudizio del team legale di Depp.

L’attore vuole sapere se Heard ha davvero onorato la promessa pubblica del 2016 di donare metà dei soldi ottenuti con il divorzio (poco meno di 3 milioni di euro) all’ACLU.

La corrispondenza di email, in possesso del tabloid britannico, butta nuova benzina sul fuoco. Anche perché la discussione ora si sposta su un altro punto. Ossia il motivo per cui sul finire del 2018 Heard è stata nominata ambasciatrice per i diritti delle donne proprio dall’ACLU. Un tema che Depp ha intenzione di portare in tribunale.

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