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Jean Paul Belmondo, muore la grande icona del cinema francese

È morto all'età di 88 anni la grande icona del cinema francese Jean-Paul Belmondo. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il suo avvocato nella mattinata di lunedì 6 settembre

È morto all’età di 88 anni la grande icona del cinema francese Jean-Paul Belmondo. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il suo avvocato nella mattinata di lunedì 6 settembre. Il cinema d’oltralpe prede uno dei più grandi interpreti che abbia mai avuto, simbolo di maestri come Jean Dujardin, nonché uno dei volti più iconici della settima arte, segnandola in maniera indelebile.

Jean-Paul Belmondo

Il cinema francese perde uno dei suoi più grandi interpreti, allievo e simbolo di maestri come Jean Dujardin, nonché uno dei volti più iconici della settima arte, protagonista di film che hanno segnato per sempre il destino del cinema, come la pellicola che lo ha consegnato alla notorietà: “Fino all’ultimo respiro” di Jean-Luc Godard, il padre della Nouvelle Vague.

Secondo quanto dichiarato dal suo legale sarebbe “morto in silenzio”, nella sua casa di Parigi. Nel 2001 aveva avuto un’ischemia cerebrale che lo aveva portato ad allontanarsi dalle scene, ma che era riuscito a superare senza grandi problemi.

Una vita per il cinema

Jean Paul Belmondo non era un attore qualunque. Era un individuo le cui membra erano completamente intrise nell’arte di intrattenere, di incantare e stupire chi lo stesse guardando. La sua presenza sulla scena sovverte la scena stessa e così è stato in ogni film di cui è stato protagonista. L’amore per la recitazione è stata la costante di tutta la vita di Bebèl, questo era il soprannome che in anni di incredibile carriera gli era stato attribuito.

Dopo essersi diplomato in arte drammatica e iniziando la sua carriera teatrale all’inizio degli Anni Cinquanta, la vera notorietà arriva con il cinema. Inizialmente prende parte ad alcune pellicole di rilievo, compare anche ne La Ciociara di Vittorio De Sica, nel 1960, ma sarà l’incontro con Jean-Luc Godard che lo volle come protagonista del suo film “Fino all’ultimo respiro”, manifesto del movimento della Nouvelle Vague, a consacrarlo alla notorietà.

Successivamente all’incontro con il maestro, la carriera del giovane Belmondo prende velocità e, infatti, viene immediatamente scritturato per film nei quali dimostra la sua intensa capacità interpretativa, la sua bravura e soprattutto l’incredibile versatilità che, da sempre, lo ha accompagnato rendendogli semplice il passaggio da un registro cinematografico ad un altro. Tanti i lavori anche in Italia, dove è stato diretto da registi come Renato Castellani, ed ha lavorato accanto ad attrici come Gina Lollobrigida e Stefania Sandrelli.

Il successo e i riconoscimenti

Se per i primi anni della sua carriera aveva abbracciato un cinema più ricercato e in qualche modo d’élite, all’inizio degli Anni Settanta prende parte anche a pellicole più squisitamente commerciali, come Borsalino, in cui compare al fianco di Alain Delon. Si specializza, nel genere poliziesco, seguito da registi come Henry Verneuil, Philippe Labro, Jacque Deray. In questi anni ha collezionato film come “Irresistibile bugiardo”, “Tenero e violento”.

Riceve un Premio Cesar come miglior attore per il film Una vita non basta di Claude Lelouch nel 1989 e nel 2011 riceve la Palma d’oro al Festival di Cannes durante la 64esima edizione del Festival e cinque anni più tardi, nel 2016 riceve il Leone d’Oro alla Carriera alla Mostra del Cinema di Venezia. Jean Paul Belmondo è quindi uno degli attori più noti del cinema francese, attraversato in lungo e in largo con le sue interpretazioni che lo hanno reso un’icona della settima arte.

Gli amori di Jean Paul Belmondo

Nel suo privato, Belmondo, ha riportato la stessa vivacità che aveva sulla scena. Nel 1952 sposò la ballerina Élodie Constantin, dalla quale ebbe tre figli: Patricia, Florence e Paul Alexandre, noto per essere stato prima un pilota automobilistico e poi proprietario di una squadra di calcio. La figlia maggiore nel 1994 ha perso la vita in un incendio, procurandogli un immenso dolore.

Dopo il divorzio dalla prima moglie, nel 1966 iniziò una relazione con l’attrice Ursula Andress, con la quale stette fino al 1972. Da quell’anno fino al 1980 lo si vide al fianco dell’attrice italiana Laura Antonelli. L’ultima sua compagna, Natty Tardivei, è diventata sua moglie nel 2002, quando lui aveva 69 anni. Da quest’ultima ha avuto la sua quarta figlia, Stella, nata nel 2003.

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