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Il Teatro Verde di San Giorgio Maggiore torna a vivere

È finalmente visitabile il teatro verde della Fondazione Cini nell'isola di San Giorgio a Venezia. Un gioiello architettonico che in passato ha ospitato memorabili spettacoli e concerti e che ora, dopo un periodo di abbandono, apre le porte al pubblico. È un primo passo verso il recupero complessivo della struttura che è di ampie dimensioni

Erano circa 8 anni che nessuno poteva più godere di quello che è stato definito “il più bel teatro del mondo”. Un anfiteatro classico a filo d’acqua sulla laguna incorniciato dalla maestosa silhouette dei cipressi. E’ il Teatro Verde nell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Un gioiello architettonico di grandi dimensioni. Basti pensare che il palcoscenico misura 1400 metri quadrati e che può contenere fino a 1500 spettatori.

Renata Codello, Segretario Generale Fondazione Giorgio Cini

“Grandissima opera architettonica sin dal ’54, ’52 quando venne progettata da Luigi Vietti. E’ anche una sfida tecnologica. Per esempio, tutti gli elementi in pietra sbozzati a mano che contribuiscono a creare questa architettura, impegnò centinaia di persone. Tutte unite in modo corale nel realizzare quest’opera che sembrava sproporzionata per quei tempi. Oggi invece diventa particolarmente interessante, accogliente ed inclusiva.”

Nel corso del 2021, il teatro verde di San Giorgio, danneggiato soprattutto dall’eccezionale acqua alta del 2019 è stato oggetto di un progetto di recupero. Questo ha riportato alla luce l’architettura, valorizzando la qualità dei materiali, gli scorci paesaggistici e la determinante struttura botanica.

Massimo Altieri, Responsabile Ufficio Tecnico Fondazione Cini

“I lavori hanno riguardato, come avete visto, sostanzialmente la cave e la contro-cave, perchè è la parte aperta al pubblico. Questa era la parte che a causa dell’acqua alta e del lockdown, era ridotta in condizioni irreversibili. La prima cosa è stata quella di eliminare le vecchie piante.

Sono circa 1500 piante di ligustro, su 350 metri di aiuole e, di introdurre elementi di irrigazione, come l’irrigazione automatica controllata digitalmente e la pacciamatura con lapillo che impedisce alle erbe infestanti di crescere in mezzo ai ligustri. Questo, unito alla pulizia della pietra e altri aspetti, ha permesso di ricreare quella sensazione di ordine e di equilibrio che c’era originariamente nel teatro. Questo permetterà dal 10 aprile la fruizione del teatro in quanto opera architettonica ed il suo delicato equilibrio con il resto del parco.”

Teatro Verde di San Giorgio Maggiore

Dunque dal 10 aprile, il Teatro Verde riapre al pubblico, da prima nel contesto di homo faber event, poi con le visite guidate della fondazione CINI.

Al restauro del Teatro Verde si accompagna un progetto artistico estremamente innovativo, un’opera digitale: “La maschera del tempo”, firmata dall’artista Mattia Casalegno e dal sound designer Maurizio Martusciello, in cui il reale e il virtuale si confonderanno in maniera quasi onirica.

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