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Il punto di Renzo Mazzaro: 1 a 0 Ilary-Totti contro Conte

Renzo Mazzaro analizza la seprazione tra Totti e Ilary, e la questione della crisi di governo tra M5S e Draghi.

Il giornalista Renzo Mazzaro fa il punto sulla crisi di governo e sulla separazione tra Totti e Ilary Blasi.

Le parole di Renzo Mazzaro

Avete saputo che Francesco Totti si separa da Ilary Blasi? É la fine di questo grande amore, la favola bella che aveva illuso la Capitale. Ne hanno parlato tutti i giornali in Italia.

Scommetto, però, che non sapete che il Movimento 5 Stelle mette a rischio il governo Draghi minacciandolo di uscire, perché non vuole che il Comune di Roma costruisca un inceneritore di rifiuti.

Totti e Ilary

Quale di questi due fatti è più importante per la collettività? Sicuramente il secondo. Il primo interesserà profondamente la famiglia Totti, ma riguarda loro: marito, moglie e soprattutto i figli, che sono quelli che soffrono di più in questi casi.

Invece, noi sappiamo tutto di Ilary e Francesco Totti, e praticamente niente dell’inceneritore che sta mettendo in crisi il governo del Paese. Noi sappiamo che Francesco Totti e sua moglie avrebbero fatto un comunicato congiunto come si usa tra capi di Stato nei grandi incontri internazionali, per annunciare la fine del loro amore. Invece hanno fatto un comunicato disgiunto, uno e l’altro, raccontando la favola di questa relazione arrivata al capolinea. Hanno chiuso chiedendo il rispetto della privacy, e anche questo è molto simpatico, perché nel momento in cui annunciano la loro separazione chiedono che non se ne parli. Ma se sono loro a parlarne per primi?

La questione dei rifiuti

In compenso, non sappiamo niente dei motivi per cui il Movimento 5 Stelle non vuole l’inceneritore a Roma. Soprattutto non sappiamo come disfarsi dei rifiuti, stante che non solo non ce un inceneritore a Roma, ma non ce n’è uno in tutto il Lazio.

Come fanno i romani con i rifiuti? Con la tecnica dei gatti. Li seppelliscono. Poi però le discariche si esauriscono, non posso più ricevere e allora? E allora esportano i loro rifiuti in varie regioni. A pagamento, ovviamente. Perfino in Austria, li esportano all’estero. Ma non crediate che questa sfasatura dell’informazione riguardi solo Roma.

Noi nel Veneto per stare in casa nostra, continuiamo a parlare di questa autonomia che questo Stato cinico e baro non vuole darci. Però, in compenso, tacciamo, per stare nel tema dei rifiuti, su 518 siti inquinati che sono dispersi qui e lì nel Veneto.

Sono siti pericolosi perché riguardano per lo più rifiuti industriali e anche rifiuti speciali, che spesso sono stipati in grandi capannoni in attesa di essere esportati all’estero. E se i romani li esportano in Austria, noi sapete dove li mandiamo abusivamente? In Bulgaria.

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