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Evgenij Kissin, il pianista moscovita si oppone alla Russia

Il 5 novembre Kissin si esibirà in un unico concerto italiano a Bologna in cui la musica sarà più eloquente che mai

Così commenta la situazione russa il pianista moscovita naturalizzato britannico Evgenij Kissin in un incontro stampa di ieri pomeriggio a Bologna, dove il 5 novembre sarà impegnato nel suo unico concerto italiano di quest’anno: “Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, ogni volta termino i miei concerti eseguendo come bis due Polacche di Chopin, perchè il compositore le scrisse poco dopo la vittoria dei polacchi sui russi vicino alla città di Grochow. Questo è il mio modo di esprimere solidarietà al popolo ucraino, sperando nella loro vittoria. Così come facevano i polacchi ai tempi di Chopin, oggi gli ucraini combattono contro l’imperialismo russo per la libertà e per la propria indipendenza”.

La posizione antiputiniana di Kissin

“L’identità e la personalità sono fondamentali per un artista, – dichiara Kissin – solo talento e tecnica non bastano, a un certo punto ti fanno fermare. Io mi sono espresso con chiarezza sulla politica putiniana fin dall’inizio della guerra, e dunque credo che mai tornerei a suonare in Russia e che mai loro me lo chiederanno”.

Affermazioni dure che separano un uomo dalla propria patria, probabilmente per sempre, ma che ancora una volta sottolineano il distacco dei russi da un governo che non li rappresenta. Kissin sfonda il muro dell’omertà a costo della sua stessa sicurezza per far prevalere le sue grandi idee.

Chi è Evgenij Kissin

Evgenij Kissin nasce a Mosca da una famiglia di origine ebrea. A 6 anni inizia gli studi del suo strumento al rinomato Collegio Musicale Gnessin di Mosca. All’età di 11 anni, Kissin fa il suo debutto con l’Uljanovsk Symphony Orchestra e l’anno seguente si esibisce nel suo primo recital a Mosca. Da lì in avanti la sua carriera è stat un crescendo di successi che lo ha portato a una fama internazionale. Tutto ciò lo ha condotto ad oggi a una affinata tecnica pianistica che gli consente di affrontare pezzi di estrema difficoltà come i 12 Studi d’esecuzione trascendentale di Franz Liszt con apparente facilità.

Il concerto a Bologna

Il concerto che si terrà a Bologna il 5 novembre sarà un vero e proprio evento per la città, dove l’artista suonò per la prima volta nel 1991 (appena ventenne) in un concerto di beneficenza. L’organizzazione riunisce per la prima volta i tre principali enti musicali, Bologna Festival, Musica Insieme e il Teatro Comunale con la cui orchestra Kissin fa il suo debutto.

Il pianista si dichiara rammaricato di non poter suonare quei brani di Chopin anche a Bologna a causa di una tendinite che lo ha colpito nei giorni scorsi e che non gli permette di affrontare alcuni impegnativi passaggi di quei brani. Ciò lo ha portato inoltre a sostituire l’annunciato Terzo Concerto di Rachmaninov con il “più facile” N. 23 di Mozart.

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