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Hotel: torna la bassa stagione di dicembre

Dicembre ha visto una diminuzione dei turisti, in linea con i numeri pre Covid. C'è ottimismo per il 2024 ed il Carnevale

Gli hotel si riempiranno solamente a Capodanno, con un turismo di dicembre che è tornato ai tempi prima del Covid.

Hotel a dicembre, pieni solo per Capodanno

È stato un dicembre di bassa stagione per il turismo a Venezia. Una notizia che prima del Covid era la norma, ma poi con le riaperture, finita la pandemia, la voglia di muoversi aveva scompigliato le carte, cancellando le pause nei flussi turistici. Quest’anno, il centro storico veneziano è tornato alla normalità. Dunque, gli hotel si riempiranno del 70% soltanto attorno a Capodanno. Tanto che il 10% degli albergatori, che mettono assieme 2.000 posti letto, hanno deciso di staccare durante le feste. Anche perché il 2023 è stato un anno molto gettonato, anche se danneggiato dall’inflazione.

L’analisi è di Claudio Scarpa, direttore di Ava, Associazione veneziana albergatori: “Si chiude il 2023. Si chiude positivamente un anno eccezionale, sia in termini di tassi di occupazione, sia in termini di fatturato. Per fortuna perché la bolletta energetica e l’inflazione hanno colpito duramente anche il settore alberghiero.

Possiamo dire che dicembre è stato un periodo di bassa stagione, però un mese di bassa stagione su dodici ci può stare perfettamente. E abbiamo avuto un picco, peraltro, il ponte dell’Immacolata e adesso avremo a Capodanno le previsioni di avere il quasi tutto esaurito. Già il tasso di occupazione è molto alto per Capodanno e sicuramente arriveranno altre richieste durante quest’ultimo periodo. Posto che last minute è ormai diventata una normalità”.

Previsto un calo dei turisti, ma c’è ottimismo per il 2024

Questi sono comunque i numeri che riguardano pochi giorni. Ormai, gli albergatori sono proiettati sul 2024. E il rincaro di gas e petrolio, a causa della crisi sul Mar Rosso, con le navi costrette a circumnavigare l’Africa per non passare lungo il canale di Suez, minacciato da attentati, non fa ben sperare. Si prevede un calo degli Europei, anche se le grandi città d’arte non hanno mai registrato un forte calo di presenza.

“Previsioni per il 2024 a questo punto diventano fondamentali nel pensiero degli albergatori. 2024 secondo molte previsioni ci dovrebbe essere una forte diminuzione della spesa dei turisti europei, tra il 4 e il 10% di diminuzione. Ma, secondo le stime dell’associazione, non dovrebbe colpire questa diminuzione alla spesa dei turisti.

Non dovrebbe colpire il turista che giunge nelle grandi destinazioni, Venezia, Firenze e Roma di grandissima destinazione italiane. Quindi, c’è ottimismo. Giungono già le prime prenotazioni per il Carnevale, che quest’anno sarà molto basso, inizierà a gennaio. Lì vedremo, veramente, come si presenta il 2024. Se il Carnevale sarà positivo, le previsioni che ho appena detto di ottimismo saranno assolutamente confermate”.

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