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Biciclette elettriche cinesi assemblate in Italia: evasi 2 milioni di euro

Azienda padovana assemblava bici elettriche con componenti proveniente dalla Cina, figurando come prodotte in Italia. Accusa di contrabbando aggravato.

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre due mln di euro ad un’azienda sospettata di aver contrabbandato biciclette elettriche cinesi senza pagare il dazio.

Biciclette elettriche cinesi

Assemblavano i componenti provenienti dalla Cina e costruivano bici elettriche che figuravano così essere prodotte in Italia. Dunque, evitavano così di pagare il dazio antidumping. Dazio istituito proprio per combattere le vendite sotto costo di prodotti cinesi e la concorrenza sleale.

La guardia di finanza di Venezia e i funzionari dell’ufficio delle dogane hanno eseguito un sequestro preventivo pari ad oltre 2 milioni di euro ad una azienda padovana che produce e commercializza biciclette.

Il sequestro

La procura europea di Venezia ha ordinato il sequestro sulla base dei risultati di un’indagine del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza veneziana. Questa avrebbe ricostruito i flussi degli ordini ai fornitori cinesi attraverso i documenti cartacei e informatici, acquisiti durante la verifica negli uffici dell’azienda. Ora i responsabili dovranno rispondere di contrabbando aggravato e falsi in atto pubblico.

L’Unione europea ha istituito il dazio antidumping per garantire condizioni di concorrenza leale per gli operatori commerciali che operano nel settore.

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